Proseguono le rassicurazioni da parte di Ats Bergamo sul proseguimento del servizio di Continuità Assistenziale nelle 27 sedi di Bergamo, ma la situazione non è chiarissima su tempi e modalità. Ad esempio, ieri, giovedì 1 giugno e oggi, venerdì 2 giugno, le guardie mediche di Piazza Brembana, San Giovanni Bianco, Serina, Zogno, Villa d’Almè e Sant’Omobono Terme restano chiuse.
ATS – si legge in un comunicato stampa – continua nell’attività di reclutamento dei medici disponibili a svolgere attività nelle sedi di Continuità Assistenziale: ad oggi sono pervenute disponibilità da parte di 65 medici del territorio, alcuni già contrattualizzati altri lo saranno a breve.
Con il reclutamento ancora in corso, quindi con numeri che potrebbero aumentare, in considerazione dell’esito positivo della call avvenuta oggi con i medici e del bando in scadenza il 12 giugno, si può riconfermare l’attuale rete di assistenza territoriale nelle 27 sedi, che rimangono tutte attive: alcune con la presenza fisica del medico altre invece saranno vicariate.
Si precisa che un volume importante delle richieste pervenute alle postazioni di CA è rappresentato da consulti telefonici, che continueranno ad essere presi in carico indipendentemente dalla presenza fisica del medico in sede.
Il numero dei medici disponibili consentirà quindi di limitare a massimo 2 vicariamenti per sede per ciascun medico, limitando quindi i disagi segnalati dai professionisti sanitari coinvolti nelle attività.
I contratti in fase di definizione consentiranno di inserire gradualmente i medici nelle turnazioni, in una fase di transizione organizzativa il cui assetto prenderà forma nei prossimi giorni.
“Ad oggi – dichiara Massimo Giupponi, Direttore Generale di ATS Bergamo – i numeri ci confermano che tutte le sedi di Continuità Assistenziale continuano ad essere operative, grazie alla generosa risposta dei medici e all’assetto organizzativo cui stiamo lavorando insieme agli Amministratori Locali e a tutti gli attori coinvolti. La prossima settimana saremo in condizioni di presentare l’organizzazione della Continuità Assistenziale in maniera definitiva ed esaustiva”.