“In Valle Brembana non puoi ammalarti”: la lettera di un cittadino (e di una valle intera)

In merito al problema delle guardie mediche chiuse e della carenza di medici di base in Val Brembana, pubblichiamo per intero pubblicata la lettera di un cittadino della Valle Brembana inviata al Comune di San Pellegrino Terme. 
4 Luglio 2023

In merito al problema delle guardie mediche chiuse e della carenza di medici di base in Val Brembana, pubblichiamo per intero la lettera di un cittadino della Valle Brembana, inviata al Comune di San Pellegrino Terme.

“Ho atteso parecchio prima di scriverle – si legge nella missiva – , perché speranzoso di poter veder risolta l’annosa questione Continuità Assistenziale, convinto che davanti a questo disastro sanitario qualche autorità intervenisse per ripristinare la legalità. Noto con amarezza invece che a nessuno, nemmeno chi è chiamato a far rispettare le normative e viene lautamente stipendiato, interessa nulla della gente.

Abbiamo anziani, malati cronici, persone non trasportabili completamente abbandonate a se stesse. Malati con medico di base a singhiozzo, con ospedali a chilometri, senza supporti specialistici e adesso senza nemmeno la tranquillità di avere un medico reperibile di notte e nei fine settimana. Io mi chiedo come si possa continuare a occupare poltrone di rappresentanza sia istituzionali che del territorio senza provare vergogna. Si sta mancando totalmente di rispetto ai nostri malati, gli si sta dicendo di pazientare, come se le malattie avessero un bottone accendi e spegni a tempo, si sta chiedendo alle famiglie di accollarsi assistenze a pagamento, in un periodo socio economico già disastroso e senza le opportune competenze per gestire malattie gravi e invalidanti.

Io mi chiedo come fanno a dormire la notte, con quale coscienza, con quale tranquillità. La totale mancanza di rispetto del malato che si continua a evidenziare in Valle Brembana è davvero vergognosa. In Valle Brembana non puoi ammalarti, non puoi farti male, non puoi diventare vecchio e non puoi contare su nessuno. In Valle Brembana sei nessuno, per tutti, anche per chi ti dovrebbe rappresentare e dovrebbe far rispettare i tuoi diritti di cittadino nelle sedi opportune.

So che tanto queste parole non serviranno a nulla, perché chi occupa indegnamente poltrone guarda solo al rendiconto personale e non a quello collettivo, pur “mangiando ” nel piatto pubblico, lautamente riempito dagli stessi abbandonati, ma non potevo tacere oltre. Il senso di nausea e rabbia che mi assale è davvero profondo. Mi auguro che a breve, come dovrebbe essere in un paese civile, si decidano a dare le dimissioni in molti, perché sulla coscienza hanno tutti i cittadini della Valle Brembana, uno ad uno.

E se esiste veramente giustizia in Italia è ora che qualcuno intervenga e faccia rispettare la legge. Non si può pretendere legalità in un paese dove chi la deve far rispettare fa finta di non vedere e sentire. Ridare dignità ai nostri malati non è solo un dovere ma un obbligo costituzionale, finitela di giocare con le vite dei più fragili”.

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Commenti:
  1. Buon pomeriggio a tutti! sono ovviamente d’accordo con chi scrive ma non esiste la soluzione! Dobbiamo azzerare la classe politica ovunque in tutte le istituzioni!personalmente ne salvo davvero pochi! Abbiamo avuto la possibilità di cambiare dieci anni fa ma non lo
    Abbiamo fatto! Mandiamoli tutti su Marte senza ritorno e iniziamo da capo ma questa volta senza sbagliare ancora! Scegliere i politici tocca a noi ma è mezzo secolo che facciamo scelte sbagliate! Come è terribilmente sbagliato che il 60% non vada più alle urne! Chi è causa del suo mal…..

  2. È da anni che la sanità in valle viene trascurata. Solo parole e buoni propositi, poi… nulla. È veramente scoraggiante, ad esempio, vedere un ospedale come quello di San Giovanni Bianco, a dir poco, sotto utilizzato…

  3. Una comprensibile manifestazione di disagio, sfiducia e preoccupazione. Le cause delle situazione, che non é dissimile da quella di altre Regioni, magari con livelli di criticità differenti, sono ampie, alcune legate alla scarsa attrattività della professione, altre alla italica ed atavica attitudine ( o abitudine…) alla non programmazione. Non credo sia utile né giusto criticare chi si trova oggi con il cerino in mano anche perché i medici si formano e non si creano dalla sera alla mattina e, pertanto, le soluzioni non sono facili da trovare. I problemi sono complessi e richiederebbero interventi strutturali che, inevitabilmente, comporterebbero malumori e critiche per ragioni che non voglio approfondire. Posso dire che, avendo lavorato per un breve periodo come sostituto di un medico di base in un piccolo paese della vallata, sono profondamente rattristato dalla situazione che il lettore descrive anche per lo splendido ricordo che conservo di quell’esperienza e del rapporto che ero riuscito ad instaurare con i pazienti che ho avuto il piacere di incontrare.

  4. Meno male che qualcuno ha avuto il coraggio di dire come stanno le cose dovremmo lamentarci un po’ tutti X avere più diritti

  5. Capisco e comprendo la frustrazione del signore, personalmente come persona con gravi patologie posso solo affermare nel mio caso di essere ben curato sia dagli specialisti del Papa Giovanni Bg, che di San Giovanni e dell’Humanitas Gavazzeni. Personalmente ho avuto per molti anni il medico di base dr. Rota molto attento e professionale, ora ho la dr.ssa Lucca altrettanto attenta e professionale.
    Distinti saluti

  6. Ma quando parla di soldi a chi si riferisce?
    Intanto la paga di continuità assistenziale é di 23 euro lorde, un libretto del medico di base circa 3,20 euro netti. Niente ferie pagate, niente tredicesima, quattordicesima, niente tfr, spese segretaria, ambulatorio, pc, stampante,carte acqua luce e gas, etc.
    Adesso faccia 2 conti ed inizi a capire perche i medici non si trovano.
    Quando il pesce puzza, puzza dalla testa.
    Saluti

  7. Condivido ogni parola e persino la punteggiatura della lettera. È uno schifo e sarebbe ora di alzare la testa e far sentire la voce, forte e chiara, di tutta la Valle. Forse è tempo di smetterla di mangiare carne di coniglio e di agnello perché ne stiamo assorbendo il DNA, Brembani è ora di tirar fuori gli attributi e farsi sentire anche con le maniere forti, se necessario.

  8. Complimenti a chi a scritto questa lettera. Ogni parola è totalmente condivisibile!
    Grazie per averlo fatto, è tanta pena per coloro i quali, non tutti, sul territorio dovrebbero essere i portavoce delle necessità del cittadino.
    Per gli enti proviciali/regionali/nazionali preposti e “responsabili” di questi mancati servizi si chiede che la giustizia, non la politica, intervenga.
    GRAZIE Vocedellevalli per il lavoro di divulgazione che fornite a servizio dei
    cittadini della Valle.
    Buona serata
    Giannini

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