Due fratelli e una grande passione per il territorio e l’agricoltura. Loro sono Marco, 24 anni e Mattia Offredi 27 dell’Azienda Agricola Offredi di Gerosa, frazione di Val Brembilla, in via IV Novembre.

“A gestire l’azienda siamo io e mio fratello Mattia – ci spiega Marco – ma ci dà una mano anche la mamma, che si occupa perlopiù della vendita allo spaccio. Ho iniziato questo lavoro subito dopo aver raggiunto la maggiore età e aver frequentato l’ABF come Operatore Agricolo a San Giovanni Bianco, mentre mio fratello Mattia è perito agrario. Abbiamo circa 45 capi vacche di razza bruna, una ventina da mungitura e le altri sono, ad esempio, vitellini. Lo spaccio è nel nostro vecchio fienile, sulla strada tra Gerosa e Blello”.

“Io ho sempre amato questa vita e la Valle – spiega Marco -; questo lavoro è la nostra grande passione, mia e di mio fratello. Il territorio montano, più passa il tempo, e più sta venendo abbandonato. Noi vorremmo invertire questa tendenza. Crediamo fortemente nei prodotti locali come lo Strachitunt DOP e, difatti, a breve dovremmo ricevere le certificazioni per poterlo produrre. Tuttavia, al presente, conferiamo buona parte del nostra latte al Caseificio Sociale e produciamo, già, formaggelle, mozzarelle e yogurt che trovare nel nostro spaccio oppure andando anche sul sito Centopercentovaltaleggio dove è attivo anche l’e-commerce. Ci trovate sia su Facebook e su Instagram.

“Il mio più grande sogno l’ho realizzato ristrutturando la stalla che era di mio nonno e che mio papà aveva dato in gestione ad altri. Certo, i sacrifici e i costi da sostenere sono tanti. Tra l’altro abbiamo iniziato la ristrutturazione proprio quando è scoppiato il Covid. Però sapere che con questi ampliamenti abbiamo dato maggior comfort agli animali, in parte, ci ripaga dai sacrifici. Tanto più che con questo gran caldo le vacche soffrono, producono meno latte e anche la riproduzione ne risente. Per ora nella stalla abbiamo messo dei ventilatori “alla buona” e, non appena possibile, cercheremo di fare delle migliorie anche sotto questo punto di vista”

E le ferie? “Non riusciamo a farle, o meglio: è possibile organizzarsi per un paio di giorni via e non di certo per una settimana, o più, almeno non d’estate. Qualcosa in più si riesce a fare nelle altre stagioni, seppur il lavoro sia sempre tanto ed è  difficile poter staccare”. 

Sogni per il futuro? “Vorrei poter organizzare una sorta di degustazione dei nostri prodotti in modo da far capire meglio anche a coloro che non sono del mestiere o della valle la tipicità dei nostri formaggi.  Per il momento mi devo “accontentare” di essere nel circuito di Visitbrembo in modo tale che quando qualcuno acquista il pacchetto, ad esempio, per andare a vedere il museo della Transumanza di Val Brembilla poi ci siamo anche noi nel giro turistico…. è un inizio”.