In seguito alla notizia di un possibile prolungamento della tramvia Bergamo-Villa d’Almè fino a Ponte San Pietro, arriva la lettera di disappunto del vicesindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, che con un pizzico di provocazione sottolinea come la Valle Brembana sia stata “messa da parte”. Di seguito il comunicato stampa per intero:
“Sulle questioni fondamentali per il futuro la Valle Brembana continua a coltivare illusioni e subire il fascino di parole e promesse che non portano da nessuna parte. La nostra specialità è diventata ormai quella di accettare di spendere milioni di euro per progettare opere che non saranno mai realizzate e di subire passivamente le scelte che altri fanno in danno del territorio e della gente della Valle Brembana, sbandierando perlatro senza vergogna l’attenzione per le aree montane.
Spendiamo 6,5 milioni di euro per progettare la Paladina-Villa d’Almè e la Provincia di Bergamo, che da oltre 20 anni include nei suoi programmi e ha in capo la responsabilità del completamento della tangenziale Sud, ci dice oggi che costa troppo e suggerisce di pensare in alternative ad altre piccole opere o di guardare alla più moderna tramvia.
Ci buttiamo sulla tramvia, impropriamente denominata della Valle Brembana perché progettata e finanziata solo fino a Villa d’Almè in funzione delle esigenze del Comune di Bergamo e del suo hinterland, spendiamo altri soldi per uno studio di fattibilità per il prolungamento fino a San Giovanni Bianco e chi ci ha convito a orientare lo sguardo verso il green, adesso ci dice che la realizzazione dell’opera è sostenibile soltato con il coinvolgimento della Sanpellegrino Spa, che nel frattempo stanca di attendere le parole e i tempi biblici delle Istituzioni pubbliche, ha effettuato un diverso importante intervento infrastrutturale.
In questo quadro ovviamente le priorità mutano e diventano sempre quelle di altre parti del territorio provinciale, dove pressioni politiche e interessi economici sono più forti e organizzati. E così apprendiamo che per la cosiddetta “Tramvia della Valle Brembana” è più opportuno, perché più logico ed economicamente sostenibile, che prosegua il suo cammino anziché verso la Valle Brembana in direzione Ponte San Pietro. La Valle Brembana può attendere!”
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Credo che Milesi non sia lontano dalla realtà , per realizzare un’autostrada di 17/18 km , che non sarà gratuita ed è osteggiata dalla maggior parte delle associazioni civili e imprenditoriali , ci sia , già stanziato , il contributo pubblico di ca 150 milioni di euro ,
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Verissimo, finalmente un sindaco che si oppone. Se si unissero tutti i sindaci anche della valle imagna sarebbe utile.
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Che dire, si rimane senza parole nel sentire queste notizie! Che il “sogno” di vedere ripristinata la vecchia ferrovia della Valle Brembana, da Bergamo fino a Piazza Brembana, sotto forma di moderna tramvia, fosse destinato a rimanere tale già lo sapevamo: in diversi tratti, da Zogno a salire, non esiste nemmeno più il sedime della vecchia ferrovia sul quale fare passare il tram; inoltre, buona parte del vecchio tracciato ferroviario adesso è occupato dalla pista ciclopedonale…per il resto, ormai la San Pellegrino ha fatto il grosso investimento che sappiamo, e le cose sono destinate a rimanere così, con le decine di Koine rossi che ogni giorno fanno avanti e indietro per la valle!
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Viene in mente la galleria di zogno…30 anni di intrallazzi..
Ora il sequel : T2 le nuove grandi manovre…
mafiosi, incompetenti o..
tutt’e due??