Che spettacolo la Corrida di San Lorenzo: trionfano Ouhda e Majori, a Bouih la Highlander

Nella notte di Zogno tornano a sfrecciare le stelle. Non esaudiranno i desideri, ma quelle della ventiseiesima edizione della Corrida di Zogno fanno comunque sognare il pubblico presente.
6 Agosto 2023

Nella notte di Zogno tornano a sfrecciare le stelle. Non esaudiranno i desideri, ma quelle della ventiseiesima edizione della Corrida di Zogno fanno comunque sognare il pubblico presente lungo il percorso nel centro storico del paese brembano. Una cornice che non può che fare felice Roberto Ferrari, presidente dell’Atletica Valle Brembana, società organizzatrice: “Da quando son presidente abbiamo ripristinato questa gara e andiamo avanti ancora oggi: gli atleti sono pochi, ma di livello, il pubblico è sempre molto presente. È per me veramente importante; abbiamo un sacco di nostri ragazzi, giovani che ci danno una mano, e per me è motivo di orgoglio”.

La Corrida si apre allora con la gara femminile. 11 atlete per 4 giri, tante le ragazze giovanissime. La Favorita è Majori della Pro Sesto Atl. Cernusco, seconda lo scorso anno e candidata almeno a un podio. Al via si stacca subito un gruppo di quattro, ma i ritmi sono ancora quelli della fase di studio. Il quartetto aumenta il passo, secondo giro utile per aprire un solco con il resto del gruppo. L’ultimo giro si conclude con una volata a due, Micol Majori ed Elisa Bortoli dell’Esercito fianco a fianco. Alla fine, la spunta Majori, con uno scatto finale splendido che riscatta l’argento dello scorso anno e la proietta al primo posto con 13 primi e 30 secondi di tempo gara totale.

“Mi sono divertita come lo scorso anno – dice – il percorso è tosto ma stasera è andata davvero bene, una grande soddisfazione”. Soddisfatta anche Elisa Bortoli: “Nessuno voleva mollare, è stata una sfida dura. Quest’anno punto a fare bene, dopo l’infortunio posso ingranare e da metà agosto darò tutto”.

HIGHLANDER RUN – È allora il turno dell’Highlander, gara imprevedibile e adrenalinica (alla fine di ogni giro, lungo 480 metri, viene eliminato l’ultimo arrivato, con 2 minuti di recupero fra un giro e il successivo. Così fino all’ultima partenza, in cui gareggiano gli ultimi i tre atleti rimasti in gara) alla partenza ci sono 12 atleti per un format che premia condizione e tattica insieme. Uno dei favoriti è Jacopo De Marchi dell’Esercito, fresco campione italiano dei 5000 metri, oltre al campione dello scorso anno, Enrico Riccobon dell’Atletica Brugnera.

Dopo la presentazione dei corridori, si parte: è Ceccarelli a uscire al primo giro, Vitali al secondo con un buon distacco. Birolini è il terzo, tempi alti e gestione da parte dei più forti. Dal quarto giro gli atleti provano a scattare dando fondo alle energie, alla fine mollano il locale Losma e De Cesare un giro dopo, i corridori iniziano a sentire i metri nelle gambe.

Adamoli dell’Atletica Valle Brembana esce al sesto giro con arrivo in volata, ma gli atleti migliori provano lo strappo già al colpo di pistola. Alla settima tornata il gruppo riesce a staccare Riccobon proprio con una partenza fulminea, il campione incarica abdica così dalla gara. I corridori rimanenti iniziano a dividersi tra velocisti e chi ha meno spunto ma più resistenza: ne fa le spese Roda. Penultimo scatto e la concentrazione è massima, Paglione paga la stanchezza ma ottiene un buon quarto posto. Restano De Marchi, Tamassia e Yassin Bouih delle Fiamme Gialle per lo scatto finale, che vede un incredibile duello tra Bouih e De Marchi, con il primo che si impone soltanto negli ultimi dieci metri e vince l’Highlander 2023.

“Dopo la scorsa settimana ero giù di morale, perché le prestazioni non sono state buone – spiega, stremato –  Mi sono preso una vacanza, ma sentivo di perdere tempo. Questa stagione non è andata bene, ma la prossima deve andare meglio, con tutti gli appuntamenti che ci saranno sarà la più importante della mia vita”.

vincitori higlander run 2023 - La Voce delle Valli

GARA MASCHILE – Si arriva così alla gara maschile: sono ben 31 i corridori alla linea di partenza. Tanti quelli dell’Atletica Valle Brembana, tra cui Samuel Medolago, secondo lo scorso anno e tra gli uomini da battere dato che il campione in carica, Pietro Riva, non è presente per infortunio. Come è prevedibile, il gruppo è piuttosto compatto alla prima tornata, appena sotto ai tre minuti al chilometro. Al secondo giro di otto è Medolago a guidare una manciata di corridori, nessuno rischia lo scatto o detta il ritmo in solitaria. Al giro di boa si protrae la fase di studio, passo costante per il gruppo di testa. Gli atleti accelerano al quinto passaggio, Ahmed Ouhda prova lo strappo a tremila metri dal traguardo e i tempi calano. L’atleta classe ’97 riesce a garantirsi un buon margine al sesto giro mentre qualche doppiato deve fermarsi al traguardo. Ultimi mille metro che iniziano con il corridore dell’Atletica Brugnera al comando. Mattia Padovani dell’Atletica Lecco alle sue spalle prova il ribaltone e Medolago è subito dietro di lui.

È dunque Ouhda a tagliare il traguardo per primo (secondo Padovani, terzo Medolago) grande gara la sua, con uno scatto al sesto giro che ha messo fuori causa gli avversari per una vittoria insperata. “È stato davvero uno spettacolo, con una grande atmosfera, speciale – commenta – Non pensavo di vincere, invece ci sono riuscito, malgrado la stanchezza: ieri sera ho corso e vinto un’altra gara, perciò è andata davvero bene”.

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