Il progetto della riapertura delle ex miniere di zinco a Oltre il Colle (e della Val del Riso) non è naufragato, anzi: l’azienda australiana Altamin torna a bussare, dopo un incontro a Roma con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“L’azienda – si legge in una nota della società – è attiva in diversi progetti di esplorazione in Italia per avviare l’estrazione di zinco, piombo, cobalto, nichel, argento, rame, manganese e litio”.
Proseguono a Oltre il Colle le indagini, e nelle prossime settimana saranno assunti altri quattro professionisti per approfondire la conoscenza del giacimento di Oltre il Colle-Val del Riso ed eventualmente scovare nuove aree.
Dopo il no da parte di Regione lombardia e poi dal ministero della Cultura e dal ministero della Transizione Ecologica alla compatibilità ambientale, ora sembra che le carte in tavola siano cambiate, con una chiara svolta politica.
Sì, perché come sottolineato dallo stesso ministro Urso si sta lavorando per “sostenere la produzione mineraria italiana, per attrarre gli investimenti stranieri in questo comparto anche alla luce delle nuove tecnologie in campo estrattivo, coerentemente a quanto tracciato dal Critical raw materials act europeo verso il raggiungimento degli obiettivi di maggior autonomia strategica e della decarbonizzazione”.