Più che una doccia fredda, un bagno di umiltà: l’Atalanta subisce la prima sconfitta stagionale in serie A ed esce battuta 2-1 dal Benito Stirpe di Frosinone, regalando un tempo e tre punti alla squadra di Eusebio Di Francesco.
Gasperini in apertura conferma di fatto l’undici iniziale di Reggio Emilia, schierando Musso; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, de Roon, Ruggeri; Koopmeiners; Lookman e Zapata. In pratica l’unico inserimento è quello di Ederson che si piazza a metà campo, mentre Koopmeiners avanza nella posizione che col Sassuolo era di Pasalic. L’impressione sin dai primi minuti è che l’innesto non procuri vantaggi, ma finisca per essere il “peccato originale” che spiana la strada ad un Frosinone volitivo che domina il primo tempo.
Se Koopmeiners non è deciso nel portarsi in avanti a dar vita agli spazi lasciati da Zapata (molto spostato a sinistra), a metà campo Ederson e De Roon hanno poche idee e molto confuse, regalando ai ciociari un’infinità di palloni che Cheddira smista da regista d’attacco, soprattutto a sinistra, dive la prestazione difensiva di Zappacosta è davvero da dimenticare. I due gol sono una logica conseguenza: al 5′ Harroui va in gol a sinstra con un bel diagonale, mentre al 24′ Monterisi infila una palla sporca dopo un corner nato dall’ennesimo errore di Ederson. Sul taccuino atalantino nessun intervento del portiere Cerofolini e solo un salvataggio in scivolata di Monterisi che ricorda quelli degli avversari nel primo tempo col Sassuolo.
Nell’intervallo Gasperini punta da subito sulla corsa di Zortea a destra (al posto di Zappacosta) e sull’istinto da attaccante di De Ketelaere, al posto di un Lookman evanescente. I nuovi innesti hanno da subito un effetto positivo, sia a livello fisico (ben altra la brillantezza di Zortea rispetto a Zappacosta) sia a livello tattico con CDK che svaria sul fronte d’attacco consentendo a Zapata di tenere una posizione più centrale nel cuore della difesa del Frosinone.
Al 56′ proprio il colombiano riapre la partita con il gol del 2-1 che arriva con un deciso spunto in area. È il gol numero 69 in serie A con la maglia dell’Atalanta: eguagliato il record di Cristiano Doni. Gasperini preme ulteriormente sull’acceleratore inserendo Scamacca al posto di Zapata. Il nuovo entrato porge a Scalvini un pallone che è di fatto un rigore in movimento, ma la giovane promessa neroazzurra scarica incredibilmente sul portiere Cerofolini.
Pochi minuti dopo è De Keteleare a liìberarsi bene a sinistra e ad impegnare severamente Cerofolini. Entrano anche Bakker e Muriel per l’assalto finale, con il colombiano subito protagonista di un episodio dubbio in area (contatto con Mazzitelli) su cui l’arbitro Sacchi e il VAR sorvolano senza indugi dopo rapido controllo. Arrivano occasioni anche per Scamacca (colpo di testa alto su corner) e Koopmeiners (diagonale in corsa respinto da un difensore a portiere probabilmente battuto) e Kolasinac (spunto in area con tiro debole) ma il Frosinone resiste sino alla fine. Finisce 2-1: la stagione è lunga e da venerdì si conosceranno anche gli avversari in Europa. Per riveder le stelle ci vorrà ben altro approccio.