Valle Imagna chiama, USA risponde: ecco come gli studenti americani vedono il nostro futuro

Un punto di vista esterno che può aiutare a comprendere e valorizzare il potenziale inespresso di una valle che, vista da dentro - come si dice spesso - "diamo per scontata", ma ha invece tantissime frecce al suo arco.
29 Agosto 2023

Valle Imagna chiama, USA risponde. Precisamente da Philadelphia, un bel gruppetto di studenti nei giorni scorsi hanno fatto tappa a Corna Imagna non solo per una semplice visita turistica, ma per dare una loro visione di quello che può essere la valle del futuro in termini di sostenibilità e di pratiche di design innovative. Insomma, un punto di vista esterno che può aiutare a comprendere e valorizzare il potenziale inespresso di una valle che, vista da dentro – come si dice spesso – “diamo per scontata“, ma ha invece tantissime frecce al suo arco.

Gli studenti americani di design ospiti dell’Ostello Il Sentiero a Brancilione di Corna Imagna per due settimane hanno realizzato alcuni progetti legati proprio alla valle e al vivere in valle. I ragazzi, sulla base delle loro competenze ed esperienze hanno proposto delle loro “visioni” sulla Valle Imagna del futuro, in termini di sostenibilità e di pratiche di design innovative.

“In paesi come Corna Imagna sono molto importanti aspetti come i piccoli business, sostenibilità, le connessioni con il territorio  – spiega Marco Locatelli che, insieme a Genefer Baxter, guida l’Accademia di design di Berlino “Aula Future”La maggior parte dei progetti dei miei studenti vanno proprio in questa direzione”.

E per riuscire a cogliere la vera essenza di chi vive e lavora a Corna Imagna, con la comunità, sono stati organizzati diversi incontri, ad esempio, con l’allevatore locale Davide Locatelli, che ha mostrato ai ragazzi americani la mungitura (notturna) e altri imprenditori come Letizia Invernizzi titolare del B&B Botton d’Oro a Fuipiano Imagna o Miriam Pulcini dell’azienda agricola Le Trubine a Locatello. “Esperienze che ci hanno permesso di connetterci con la popolazione locale cercando di capire sogni e bisogni, diventando anche amici. Non c’è un futuro in Valle Imagna, ma ce ne sono infiniti”.

E quali futuri hanno immaginato questi ragazzi di Philadelphia? Tanti i progetti, come il rinnovamento artistico attraverso l’istituzione di una residenza artistica che permetta agli artisti locali, durante tutto l’anno, di creare nuove opportunità; oppure “Sentieri commestibili”, un percorso enogastronomico che permetta ai turisti di scoprire il territorio sia dal punto di vista ambientale che culturale; addirittura uno studente ha previsto un progetto legato al bambù, dalla sua cucina all’utilizzo in edilizia, e non poteva mancare il progetto legato alla mobilità: uno studente ha pensato alla creazione di un’applicazione – una sorta di Uber – che permetta ai turisti di spostarsi per la valle con gli abitanti del luogo, che possano fare quindi anche da Ciceroni mentre sono alla guida.

“Sarebbe bello dare continuità a questo progetto – sottolinea Stefano Invernizzi della Cooperativa Giovani Orme che gestisce l’Ostello – portando il lavoro di questi ragazzi all’interno di un contenitore. Dal confronto e dallo scambio di punti di vista si è creata una ricchezza sia per noi che per loro, un modo per aprirci e guardare le possibilità da un punto di vista più ampio, un’esperienza super stimolante che tra l’altro ha permesso di riunire le attività locali e anche la comunità. Speriamo di replicare questa bella iniziativa”.

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