Marco Dimaggio, 29 anni da Firenze, ma con origini del Sud: padre pugliese e madre calabrese. Nato in Sardegna, ha girato per il Paese sin da piccolo per poi approdare, infine, a Corna Imagna. Una scelta fatta per amore che lo ha portato in un territorio dove può portare avanti la sua passione: la lombricoltura. Lavora come venditore itinerante di frutta a tempo pieno, ma spera, un giorno, di poter avere la sua attività producendo Humus di lombrico.
“Spesso sottovalutiamo i lombrichi e ne siamo un po’ disgustati, ma il lavoro che svolgono è essenziale per la natura e la fertilità del terreno” spiega Marco Dimaggio. Marco produce humus di lombrico, una sostanza organica ricca di nutrienti che non solo mette a disposizione delle piante tutti gli elementi necessari per la sua crescita e sviluppo, ma anche la funzione di ammendante del terreno, rendendolo più soffice, trattenendo meglio l’umidità e creando un ambiente perfetto per tutti quei microrganismi che poi lavorano in simbiosi con le piante.
Prima dei lombrichi e della Valle Imagna, nella vita di Marco c’è stata un’importante parentesi a Londra. “Sono stato a Londra per 7 anni – racconta Marco – dove ho lavorato principalmente in discoteche e locali notturni. Sono anche stato un “artista del panino”, il mio primo lavoro infatti era alla Subway, dove preparavo i famosi “foot long” (panini lunghi ndr). Negli ultimi due anni della mia permanenza ho conosciuto Giulia, abbiamo lavorato nello stesso ristorante per un po’ e da lì è scattata la scintilla. Abbiamo deciso di vivere insieme fin da subito per poter dividere le alte spese di affitto che ci sono a Londra. Ma eravamo stanchi della vita frenetica della capitale britannica ed abbiamo deciso di rientrare in Italia.”
Giulia, la sua ragazza, è originaria di Corna Imagna ed è proprio lì che hanno deciso di trasferirsi i due. “La passione per la lombricoltura è iniziata nel giardino, in una piccola compostiera, dal sogno di poter riutilizzare gli scarti domestici per fertilizzare le piante in maniera autosufficiente e naturale. Da qui nasce la passione per questi animaletti, che trasformano gli avanzi in un prodotto dalle proprietà sorprendenti. Dopo i primi risultati positivi si sviluppa l’idea di espandersi e con l’aiuto di esperti prende vita Green Spirit.”
Con la collaborazione di Leela Simonato, perito agrario con diversi anni di esperienza nel settore di bio humus, Green Spirit può garantire la qualità e sicurezza del prodotto con analisi di laboratorio. “Oggi portiamo avanti anche progetti legati alla comunità, coinvolgendo anche i piú piccoli, con laboratori per accrescere la consapevolezza del riuso dei materiali di scarto e incrementare la coscienza collettiva per la salvaguardia del verde”. L’attività di Dimaggio la potete trovare su Instagram a questo link. Qua invece il sito ufficiale.
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Grazie al tuo humus il mio orto ha ripreso vigore.
Mina
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complimenti iniziativa interessante. vendete l’humus che producete?
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Finalmente si evidenzia il riciclo e l’uso di prodotti naturali inquinati come siamo, nelle falde e nei corsi d’acqua, dall’uso di prodotti chimici. Un piccolo ma significativo passo avanti. Bravo