Sant’Omobono Terme senza… Terme? Ancora per poco: parte il maxi progetto di rilancio

"Passaggio di consegne" delle Terme dai ragazzi di Lavorare Insieme al Comune di Sant'Omobono Terme, in procinto di aprire il cantiere per il progetto di riqualificazione.
5 Settembre 2023

Sant’Omobono Terme senza le sue Terme? Con la chiusura di Villa Ortensie e lo stop delle terme sanitarie all’interno del Parco, ormai da qualche anno Sant’Omobono Terme è rimasto orfano delle sue Terme. Ma, a breve, il capoluogo valdimagnino tornerà a puntare sulle sue Terme come elemento turistico di traino per tutta la Valle Imagna: entro fine anno, infatti, partirà il cantiere per un intervento di riqualificazione da 1,4 milioni di euro (500 mila euro da Regione, 600 mila dal Bim e 300 mila risorse comunali – a fondo articolo trovate le info sul progetto).

Una volontà – quella del rilancio termale – fortemente confermata e condivisa dalle istituzioni presenti sabato 2 settembre durante il “passaggio di consegne” del Parco delle Fonti dai ragazzi di Lavorare Insieme al Comune di Sant’Omobono Terme, in procinto appunto di aprire il cantiere per il progetto di riqualificazione. La cooperativa Lavorare Insieme di Almè è stata a capo del progetto che ha visto nel 2020, 2021 e quest’anno la gestione del Parco da parte di ragazzi disabili con educatori e volontari.

“Quello di oggi è un momento di restituzione, ma anche di rilancio di questo luogo – spiega Valerio Mari, presidente della Cooperativa Lavorare Insieme –. Sono molto contento che per il terzo anno il progetto Fonti d’Estate è stato realizzato, tra l’altro in un luogo strategico per la Valle Imagna. Abbiamo cercato di rilanciarlo creando benessere e valore per la comunità. Il valore aggiunto è sicuramente il coinvolgimento attivo di persone con disabilità, con diversi incarichi. Quest’anno, in particolare, abbiamo coinvolto persone con disturbi dello spettro autistico grazie ad un bando regionale”. 

Il progetto Fonti d’Estate ha visto il coinvolgimento di diversi partner (Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Imagna-Villa d’Almè, ASST Papa Giovanni XXIII, le associazioni “La voce delle famiglie”, “Dorainpoi” e “Why Not); tra questi importante il ruolo della Pasticceria Acquario, anche e soprattutto nella persona del titolare Diego Rodeschini, che ha portato le sue competenze e la sua visione al servizio del progetto: “In Valle Imagna abbiamo bisogno delle Terme, che sarà un punto di riferimento importante. Sono sicuro che il turismo sarà una voce importante nei prossimi anni in Valle Imagna. Ad esempio, settimana scorsa abbiamo fatto un laboratorio di pasticceria e c’erano ben 75 bambini. Dobbiamo crederci tutti insieme, io sono molto fiducioso”.

24 eventi, partecipati da oltre 3.000 persone in 54 giorni di apertura e 85 persone coinvolte, di cui 44 con disabilità. Questi i numeri dell’esperienza del progetto Fonti d’Estate di quest’anno snocciolati dalla coordinatrice Giulia Invernizzi.

giulia - La Voce delle Valli
Al centro l’educatrice Giulia Invernizzi. A sinistra una volontaria, a destra una utente.

Grande promotore della rinascita delle Terme e del progetto Fonti d’Estate il vicesindaco di Sant’Omobono Terme, Demis Todeschini: “Non è stato facile arrivare a questo punto, ma è stato bello. Questo luogo ha una potenzialità aggregativa incredibile, una grande attrattività turistica. Le potenzialità ci sono e la nostra Amministrazione ha puntato sul rilancio delle terme sin dall’inizio. Poi si è messo il Covid di mezzo. Ma ora ci siamo. Oggi si chiude una fase e ci viene riconsegnato questo luogo, ringrazio questi ragazzi di averne fatto tesoro”.

Il futuro?Vogliamo che le terme funzionino 365 giorni all’anno. Sarà una struttura su un piano, più piccola. Il nuovo bar magari potrebbe essere gestito da una impresa sociale. Nei prossimi giorni sarà approvato il progetto esecutivo in giunta. L’idea è di partire con il progetto alla fine di quest’anno o all’inizio del 2024″.

Il sindaco Ivo Manzoni sottolinea l’importanza di trovare un gestore: “Non dobbiamo fare il passo più lungo della gamba. Il mio pensiero va al privato che dovrà gestire questo luogo, sarà importante trovarlo. Noi lo rimetteremo a nuovo, ma poi qualcuno dovrà gestirlo al meglio”.

Il Comune riqualificherà infatti il Parco e demolirà la palazzina del bar costruendo al suo posto le nuove terme, su un piano, ma l’edificio all’ingresso sarà “argomento” del privato. Lo stesso privato che si aggiudicherà il bando di gestione – con una concessione di 20 anni con affitto a scomputo dei costi sostenuti per la riqualificazione – avrà infatti l’onere di progettare e ristrutturare la palazzina cure, che diventerà il nuovo bar.

A portare i loro saluti anche l’onorevole Andrea Tremaglia, l’assessore regionale a Turismo, Marketing Territoriale e Moda Barbara Mazzali, i consiglieri regionali Pietro MacconiGiovanni Malanchini, il presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Bergamo Marcella Messina, il presidente della Conferenza dei sindaci Asst Papa Giovanni Gianbattista Brioschi, il presidente dell’Azienda Territoriale per i servizi alla persona Valle Imagna-Villa d’Almè e sindaco di Almenno San Salvatore, Michele Sarchielli; il presidente del BIM Bergamo Carlo Personeni e il presidene di ASCOM Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.

IL PROGETTO

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In rosso il nuovo edificio delle Terme, che andrà a sostituire quello esistente una volta demolito.

L’intervento prevede la demolizione della palazzina che ora accoglie i locali del bar (che verranno spostati nell’attuale palazzina per le terme curative) al cui posto sorgerà una nuova struttura su un unico piano, interamente dedicata alle fonti sulfuree di Sant’Omobono Terme (vedi immagine progetto, qui sotto), particolarmente apprezzate per le loro qualità benefiche e curative.

È in programma, inoltre, anche la valorizzazione complessiva del Parco delle Terme, con particolare riguardo per il minigolf (ristrutturato completamente sei anni fa) ed incentivandone la riapertura anche nei periodi invernali. Infine si lavorerà al restyling dell’area esterna (ad esempio, la nuova pavimentazione ricorderà lo scorrere dell’acqua), con la realizzazione di collegamenti più adeguati fra il parcheggio – che verrà a sua volta ammodernato – ed il marciapiede. Per quest’ultimo intervento il Comune è alla ricerca di finanziamenti.

Foto: Foto Frosio Valle Imagna

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Commenti:
  1. Finalmente vedo che si sta facendo qualcosa di importante. Le Terme sono importanti per tutta la Valle non solo x Sant’Omobono. Noi villeggianti, da Rota per anni siamo scesi alle Terme e lo faremo anche x il futuro. E di Villa Ortensie non si sa nulla ??!

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