Massima resa con la minima spesa: l’Atalanta espugna il Bentegodi vincendo per una rete a zero sul Verona. Decisivo Koopmeiners, che sblocca subito una partita nel complesso lenta. Colpa anche della marcia forzata del campionato, che impone alle compagini qualche piccolo cambiamento di formazione: Gasperini lancia Holm e Pasalic dal primo minuto, il croato fa coppia con Lookman; in difesa Toloi rileva Scalvini, mentre Carnesecchi dà il cambio a Musso. Gli scaligeri rinunciano a Lazovic per Bonazzoli, dietro di lui Ngonge e Duda.
Gli ospiti confermano la tendenza di questo inizio di campionato e partono subito bene. Dopo soli tredici minuti, Lookman va da De Roon sui 25 metri, l’olandese apre verso Holm, che intelligentemente lascia scorrere per Koopmeiners. Il numero 7 sorprende la difesa gialloblù, entra in area e con un destro a incrociare batte Montipo: Atalanta in vantaggio al primo, vero pericolo creato. È anche l’unico in generale di una prima frazione non esaltante.
L’Hellas riesce ad alzare il baricentro, l’Atalanta si abbassa troppo e gli uomini di Baroni riescono a recuperare velocemente il pallone, senza però trovare soluzioni in avanti. Ci prova Terracciano un paio di volte, ma paradossalmente è la Dea ad essere più pericolosa. Contropiede di Koopmeiners che lancia Lookman, il nigeriano innesca Pasalic che però non trova la palla davanti alla porta: in ogni caso, il numero 11 era in fuorigioco.
Grande equilibrio certificato anche dal possesso palla nel primo tempo, perfettamente pari al 50-50, e dal numero di passaggi eseguiti, solo uno in più dalla Dea. La ripresa porta con sé una doppia sostituzione per gli orobici: De Keteleare rileva Lookman, Hateboer prende il posto di Holm sulla destra e il belga va a fare la prima punta. Gli scaligeri ci provano subito con una punizione dai 25 metri, Duda però la esegue con un tiro che finisce alto.
Dall’altra parte del campo, anche l’Atalanta ha una punizione. Dalla fascia sinistra, Koopmeiners appoggia dietro per De Roon, conclusione in corsa che vola lontana dalla porta. I bergamaschi si dispongono con De Keteleare centravanti di movimento, Pasalic e Koppmeiners alle sue spalle, anche se il croato lascerà il posto a Miranchuk.
La partita procede sulla falsariga di quella dello scorso turno di campionato contro il Cagliari: orobici bassi che lasciano il pallino agli avversari, i quali però non riescono a rendersi davvero pericolosi. Per aumentare il proprio peso offensivo, Baroni inserisce prima Lazovic, poi Saponara. A dire il vero, la Dea avrebbe anche l’occasione per chiuderla, ma all’80’ De Keteleare non centra la porta da buonissima posizione. Il forcing degli scaligeri porta ad una botta di Suslov che impegna Carnesecchi per la prima volta, poi il fischio finale sancisce una vittoria sofferta ma meritata.
L’Atalanta ha fatto il minimo, com’è comprensibile visto il gran numero di impegni ravvicinati. Un plauso all’organizzazione difensiva in generale: la squadra non è mai andata in sofferenza, un elemento su cui costruire anche la prossima partita: domenica a Bergamo arriva la Juventus per il primo, vero, big match di questo campionato.