La Finalissima delle Valli Bergamasche torna in Val Taleggio, quest’anno ci sarà pure l’asta

Sabato 21.00 ottobre avrà inizio in Val Taleggio, località Reggetto, l’importante manifestazione che vedrà competere per l’ottenimento del podio le vacche di razza Bruna finaliste dei concorsi zonali.
16 Ottobre 2023

Il concorso Finalissima Regina e Reginetta di razza Bruna delle Valli Bergamasche nasce una decina di anni fa per volontà di Damiano Orfeo, l’allora assessore della Comunità Montana Valle Brembana, e di un gruppo di allevatori locali. Si tratta dell’evento conclusivo di tutti concorsi delle vallate bergamasche ed è quindi da considerarsi la Finalissima, che ha lo scopo di incoronare la campionessa e la riserva delle manze e la campionessa, la riserva e la menzione d’onore delle vacche da latte.

Durante la serata, che si svolgerà sabato 21 ottobre nel piazzale antistante la Cooperativa Agricola Sant’Antonio, a Reggetto in Comune di Vedeseta, e che avrà inizio dalle ore 20.00 con la valutazione delle manze, sfileranno gli esemplari bovini vincitori delle diverse Regine e Reginette proclamate durante le singole mostre bovine: Valtorta, Serina, Dossena, Branzi, Taleggio, Camerata Cornello, Roncola, e Parco dei Colli. Il PROGRAMMA prevede l’arrivo delle vacche alle ore 14.00, nel pomeriggio attività nel piazzale antistante la Cooperativa Agricola Sant’Antonio, alle ore 20.00 valutazione manze, alle 21.00 asta delle valli, alle 23.00 proclamazione Regina. A seguire premiazioni finali e dj set. Per tutta la giornata servizio bar ristoro a disposizione.

La manifestazione si è svolta inizialmente sempre a Serina, mentre nel 2021 è stata spostata in Val Taleggio, nel 2022 a Dossena e nel 2023 torna in Val Taleggio. Il concorso è dedicato alle bovine di razza Bruna Italiana della bergamasca, agli allevatori e ai giovani che sognano di diventarlo. Rappresenta il più importante appuntamento provinciale per la qualità degli animali presentati ed è un’occasione per il mondo della zootecnia di confrontarsi su nuove tendenze, acquisire competenze, fare commercio e formazione.

Quest’anno l’evento promosso dal Comune di Taleggio all’interno della manifestazione Emozioni in Valle, è l’ultimo appuntamento di una rassegna di eventi dedicati alla filiera lattiero-casearia di questa valle laterale della Val Brembana: il 30 settembre si è svolta l’inaugurazione della nuova stalla sociale della Cooperativa Agricola Sant’Antonio, l’1 ottobre la Festa del Ritorno e la Mostra bovina di Taleggio, il 14 e 15 ottobre si è svolto il primo weekend di Emozioni in Valle con tantissime iniziative: degustazioni, trekking, cucina e musica dal vivo, laboratori caseari per bambini, visite alle aziende, una tavola rotonda sul tema delle piccole produzioni e delle filiere corte, con la presentazione del progetto LoST EU e la presenza di rappresentanti di piccoli consorzi di tutela di DOP casearie italiane e il bellissimo concerto di fisarmonica del musicista di fama internazionale João Pedro Teixeira. Appuntamenti importanti, che andranno a culminare nella Finalissima della Regina e Reginetta delle Valli Bergamasche del 21 ottobre.

La testimonianza di Flaminio Locatelli, presidente della Cooperativa Agricola Sant’Antonio e socio dell’Azienda Agricola Locatelli Guglielmo (intervista di Sara Invernizzi):
Perché il concorso Reginetta e Reginetta è così importante? «Il concorso Regina e Reginetta è importante soprattutto perché è motivo di confronto tra allevatori. È il momento in cui ci si sente orgogliosi di fare questo lavoro e di mostrare il risultato dei propri sforzi, dimostrando di avere animali degni di sfilare in questa importante manifestazione. Il confronto è essenziale, perché permette di imparare dagli altri. Certo c’è anche un po’ di competizione.

Quando hai partecipato al tuo primo concorso? «Come concorrente ho partecipato quando avevo 15 anni, ma ho sempre preso parte a questo tipo di manifestazione sin da quando ero bambino San Giovanni Bianco. Con mio padre sono cinquant’anni che l’azienda di famiglia partecipa a fiere nazionali come quella di Verona. Il papà e poi mio fratello sono sin da subito, erano gli anni ’70, stati coinvolti nell’Associazione Nazionale Allevatori di Razza Bruna (ANARB) nazionale della Bruna. Agapito, mio fratello, all’epoca non aveva ancora 18 anni. Mio papà era un grande appassionato di vacche e la volontà di sviluppare la selezione della razza è sorta quando le vacche di razza Bruna Originale hanno iniziato ad avere un livello di produzione troppo basso rispetto alle necessità del momento e non permettevano più di fare reddito. Da quanto la Bruna Originale ha iniziato ad essere insanguata con il sangue della Brown Swiss si è iniziato ad avere animali più produttivi.»

Quali sono i tuoi ricordi delle prime competizioni alle quali hai preso parte? «In particolare quello che ti ricordi di più sono le prime gare, quando sei ragazzo e hai energia e nasce la passione. Mio papà è sempre stato più giovane di noi: ha sempre partecipato alla vita associativa a livello nazionale nella selezione della razza Bruna. Il mio sogno era di iniziare a dare tori per selezione e vincere un concorso nazionale: ci siamo riusciti. Non si allevano vacche solo per fare le fiere, le campionesse sono vacche funzionali che danno reddito. Con vacche di un certo tipo si crea indotto un economico importante, oltre ad essere riconosciuti a livello non solo locale, ma anche mondiale, è gratificante. Gli allevatori partecipano alle fiere anche per acquistare e fare commercio di animali. Per questo motivo quest’anno nella storica manifestazione della finalissima della Regina e Reginetta ci sarà un’importante novità: verrà proposta un’asta, proprio per permettere di creare questo indotto economico tra allevatori. Questa modalità ibrida di premiazione e asta è molto comune nelle fiere che si svolgono all’estero. La mentalità italiana era un po’ ferma su questo punto, ma la novità sembra essere stata presa in modo molto positivo. Sono convinto che in tutte le manifestazioni si dovrebbe creare commercio tra gli allevatori e il momento in cui vengono messe in mostra gli animali migliori è certamente una grande occasione.»

Perché è una manifestazione importante anche per i giovani? «Dietro le quinte sono i giovani che preparano gli animali e sono anche tantissimi i ragazzi che assistono a questo tipo di manifestazione. Noi in terra bergamasca abbiamo la fortuna di avere tanti giovani appassionati agli animali e questi eventi di confronto e di sfida contribuiscono ad avvicinarli sempre di più, perché rappresentano dei momenti in cui i ragazzi possono imparare e al contempo è l’occasione per creare gruppi che portano avanti il mondo degli allevatori. Chi ha voglia di venire a vedere vede tanti giovani che preparano gli animali. Non solo quelli della Val Taleggio, ma si spostano da valle a valle e quest’anno avremo i ragazzi di Dossena a darci una mano. C’è anche l’orgoglio perché si tratta di una fiera importante a livello morfologico e genetico e molti animali vanno poi a sfilare in mostre di livello internazionale, anche questo è certamente un grande stimolo.»

Foto: Eleonora Andreoli

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