“Se puoi sognarlo, puoi farlo” recita la celeberrima frase di Walt Disney. Oggi infatti vi parliamo di un ragazzo che è riuscito a realizzare uno dei suoi tanti sogni nel cassetto: stiamo parlando di Stefano Micheli, 26enne di San Giovanni Bianco, che a breve inaugurerà il suo locale “Sbarazza – Food & Drink” a Camerata Cornello. Sarà infatti il giovane a gestire il bar che si affaccia sulla rinnovata piazza Avis-Aido, all’interno di uno spazio comunale da ottantacinque metri quadrati al piano terra comprensivi di area esterna da ottanta metri quadrati. È dal 2021 che il Comune era alla ricerca di un gestore, con numerosi bandi andati deserti.
“Questo era uno dei miei vari sogni nel cassetto che avevo già da un po’ e, finalmente, dopo tanto impegno e tanti sacrifici, posso dire ufficialmente che è diventato realtà! – racconta Stefano. – L’idea di aprire un locale tutto mio c’è sempre stata. Deriva dal fatto che io e i miei fratelli siam cresciuti nel bar dei nostri genitori che si trovava a San Giovanni Bianco. Il contatto col cliente è sempre stato parte della nostra vita. Avendo studiato all’Alberghiero di San Pellegrino Terme e aver lavorato sempre nella ristorazione, mi ha sempre mantenuto a contatto con la clientela. È una cosa di cui non riesco quasi a farne a meno e l’idea di aver un locale completamente mio, diciamo che c’è sempre stata ed è nata in famiglia da mia mamma e mio papà“.
Dovete sapere che nella famiglia di Stefano c’è anche un’altra persona che, come lui, gestisce già da qualche anno una propria attività qui in Valle Brembana: stiamo parlando di sua sorella Camilla Micheli che gestisce il negozio “Viale Roma”, dove non manca qualche aiuto da parte di mamma “Patty”, nella cittadina di San Giovanni Bianco.
In seguito, Stefano ci ha spiegato nel dettaglio com’è nato il nome che è stato per il suo locale: “Il nome ‘Sbarazza’ viene da un mix di 2 parole: ‘Bar’ e ‘Stevazza’ che è il mio soprannome. Il nome del locale è stato creato dalla mia compagna una sera mentre stavamo ragionando su infinite possibilità di mix di parole col termine ‘Bar’ con l’intento di trovare un nome un po’ carino che in qualche modo mi legasse al bar e così è nato Sbarazza. Questa parola, inoltre è sia un termine in dialetto bergamasco (significa “Liberarsi”) sia un termine che viene utilizzato nella Ristorazione (in questo caso il termine ‘Sbarazza’ consiste nello sparecchiare il tavolo dopo che i clienti hanno mangiato)” – continua Micheli. – “A me, come nome, suona bene e piace molto quindi ringrazio la mia compagna Margherita che ha trovato questo mix di parole. Invece, il mio soprannome “Stevazza” mi è stato dato dal mio cuginetto quando aveva circa 2 anni: non riusciva a dire il mio nome, Stefano, poi non si sa il perché è uscita la parola “Vazza” e da lì si è creato quello che è diventato il mio soprannome”.
Per quanto riguarda la scelta del luogo dove aprire “Sbarazza”, Stefano è stato molto chiaro: “La cosa è nata dal fatto che stavo cercando di creare qualcosa, appunto, di mio… Per puro caso mi sono imbattuto in un articolo che ho letto proprio su La Voce delle Valli dove si scriveva che a Camerata Cornello si cercava un gestore per il bar comunale. Quindi, per curiosità sono andato a vederlo e, appena l’ho visto, me ne sono subito innamorato sia per la struttura che per la piazza esterna – prosegue il giovane – Il paese di Camerata mi è sempre piaciuto, l’ho vissuto molto quando ero piccolo e vederlo senza un bar nella zona ‘alta’ è molto triste. Credo molto nella Valle Brembana: ho ‘sposato’ questo progetto fin da quando ho iniziato a lavorare nella ristorazione qui in Valle e per ultimo alla Latteria di Branzi, che mi ha permesso di andare a Parigi dove ho partecipato alla candidatura de ‘La Valle Brembana e le sue Cheese Valleys’ come Patrimonio dell’Unesco che avrebbe visto la nomina di Bergamo come ‘città creativa’ per il saper far formaggio”.
Parlando Stefano ha rivelato di essere rimasto sempre molto legato alla sua Valle Brembana, nonostante si sia trasferito a vivere in Spagna per 2 anni. Poi, quando è tornato, ha ripreso a lavorare in questo luogo riprendendo non solo il contatto, ma anche l’utilizzo dei suoi prodotti locali. “Ho deciso di partecipare a questo bando e di mettermi in proprio. È molto triste il fatto che Camerata ‘Alta’ non abbia un punto di ritrovo sia per tutta la popolazione di Camerata e dei comuni limitrofi sia per i cittadini di tutte le fasce d’età, soprattutto i giovani: visto che ce ne sono molti, sarebbe bello dar loro un punto fisso e stabile di ritrovo”.
Circa i suoi progetti futuri, il giovane sangiovannese ha detto: “Innanzitutto mi auguro il meglio. Credo molto nel progetto che sto mettendo in atto e nella Valle quindi, di conseguenza, spero e mi auguro tante belle cose. ‘Chi non risica non rosica’. So che ci sarà qualche rischio, ma farò di tutto per far andare al meglio le cose offrendo un ottimo servizio e creando un posto bello di compagnia e familiare, dove potersi svagare e divertire degustando i nostri prodotti locali e tradizionali – ha detto Stefano. – Sarà tutto un test, dato che sarà una nuova apertura e che sarà tutto un crescendo; il progetto si evolverà piano piano a seconda delle richieste della clientela: senza ascoltare i clienti e la gente del posto non si andrebbe da nessuna parte!”
Infine, per quanto riguarda l’inaugurazione Stefano ci ha riferito che attualmente è tutto ancora in divenire: “Io spero, ci credo e farò il possibile per aprire ‘Sbarazza’ nei primi di dicembre e prima delle Feste Natalizie e dell’Epifania. O la va o la spacca! (ride ndr) – ci dice Micheli. – L’idea sarebbe quella di fare un aperitivo offerto che partirebbe dalle 18 fino a mezzanotte con musica dal vivo, dalle 21:30 circa fino alle ore 24, dove la gente potrà gustarsi delle buone castagne e sorseggiare un buon vin brûlé”.
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Brao! … arrivederci dicembre allora!