Una tragedia senza precedenti: 47 anni fa la frana di Pagafone

Mentre a causa delle forti piogge di questi giorni diversi smottamenti stanno colpendo le nostre valli (da Mazzoleni a Zogno), il 9 novembre cade il 47esimo anniversario della frana di Pagafone. 
7 Novembre 2023

Mentre a causa delle forti piogge di questi giorni diversi smottamenti stanno colpendo le nostre valli (da Mazzoleni a Zogno), il 9 novembre cade il 47esimo anniversario della frana di Pagafone.

Era il 9 novembre del 1976  e la frazione di Pagafone, a Fuipiano Valle Imagna, fu letteralmente cancellata. Quella di Pagafone viene ricordata ancora oggi in Valle Imagna come una tragedia senza precedenti.

Una gigantesca massa di detriti, un milione di metri cubi, scivolò a valle per un fronte di 500 metri trascinando con sé tutto ciò che incontrò sul suo cammino: strade, boschi e abitazioni – quindici per l’esattezza – cancellando completamente l’intero borgo.

Le otto persone che vi abitavano riuscirono a salvarsi, evacuando le proprie case dopo aver notato movimenti sospetti del fronte nei giorni precedenti all’evento. Ancora oggi è possibile vedere i resti di quegli edifici, che racchiudevano una storia secolare valdimagnina, ai piedi della frana, molto sotto la loro collocazione originale.

Dopo l’evento franoso, sono stati effettuati con gli anni lavori di consolidamento e contenimento per mezzo di gabbioni, oltre che di rifacimento di alcune strade. La frana era ed è tutt’ora sotto costante monitoraggio, fin dal 2003, da Arpa Lombardia.

I dati inclinometrici e topografici raccolti dalla nuova rete di monitoraggio gestita da ARPA-CMG a partire dal 2019 indicano spostamenti compresi entro i 2 cm/anno, con rallentamenti negli anni meno piovosi, come è accaduto nel 2022. I movimenti misurati dalla strumentazione geotecnica e topografica sono stati confrontati – ove possibile – con quelli interferometrici effettuati sia con tecnologia radar da terra ad apertura sintetica (in media 3 campagne all’anno da ottobre 2016) che da satellite (periodo di riferimento 2011-2022). I dati Radar mostrano spostamenti dell’ordine di 5-10 mm/anno a seconda del settore del dissesto.

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