A Corna Imagna la ricerca sulle aziende agricole che resistono, ma si lavora 70 ore a settimana

A Corna Imagna, presso Cà Berizzi in via Regorda, sabato 16 dicembre un seminario che "vuole approfondire le condizioni che rendono possibile una vita dignitosa alle comunità che abitano la montagna".
13 Dicembre 2023

A Corna Imagna, presso Cà Berizzi in via Regorda, sabato 16 dicembre un seminario che “vuole approfondire le condizioni che rendono possibile una vita dignitosa alle comunità che abitano la montagna”.

Così il sindaco di Corna Imagna, Giacomo Invernizzi, sul convegno promosso da Comune, Cooperativa Giovani Orme e Corna Imagna Modus a conclusione della 9a Sagra della Castagna e che vuole analizzare la sostenibilità delle aziende agricole in montagna e “allo stesso tempo – prosegue il sindaco – cerca di comprendere quanto la politica e le istituzioni hanno a cuore la permanenza dei cittadini in montagna attraverso il riconoscimento di uno statuto speciale che ne riconosca la specificità, ma permetta anche una vera valorizzazione. Tutto questo per superare la condizione di marginalità a cui sono condannati i territori e le comunità che abitano la montagna e garantire un pieno sviluppo e autonomia”.

Durante la giornata – dalle ore 9.30 alle 13.00 – diversi momenti di discussione in programma: Luca Personeni, vicepresidente del GAL Valle Brembana Valle Imagna parlerà di come “Favorire lo sviluppo delle aziende nei territori di montagna”; poi gli agronomi Stefano D’Adda e Stefano Invernizzi presenteranno la loro ricerca su 20 aziende agricole bergamasche e di come queste riescano ad essere economicamente sostenibili; poi la palla passerà al vicesindaco di Corna Imagna Pierluigi Invernizzi, che parlerà di “Energie sostenibili di comunità”; poi, ancora, Chiara Bigatti dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Imagna-Villa d’Almè parlerà di quali sono i servizi necessari per la comunità; Demis Todeschini, vicesindaco di Sant’Omobono Terme, porterà un intervento su “Quali istituzioni per il governo del territorio?” e infine Alberto Mazzoleni, vicepresidente di UNCEM, presenterà il DDL sulla montagna.

“La nostra ricerca – spiega l’agronomo Stefano Invernizzi è partita, oltre un anno fa, dall’analisi di 20 aziende agricole della Bergamasca, diverse per località e orientamento produttivo. Da queste aziende abbiamo ricavato dei numeri e delle informazioni che ci hanno permesso di costruire tre modelli: azienda apistica, azienda caprina e azienda ortofrutticola. Per ognuna di loro siamo scesi poi nel dettaglio per capire come una realtà di questo tipo può essere sostenibile o meno

Quelle analizzate da noi sono risultate tutte aziende sostenibili, ma spesso lo sono perché i titolari lavorano moltissime ore, con un utile orario davvero molto basso. Alcuni allevatori lavorano anche più di 70 ore a settimana, per tutto l’anno. Siamo anche scesi nel dettaglio per capire quali attività all’interno dell’azienda siano più remunerative rispetto ad altre. Ad esempio, la gestione di prati e pascoli è poco remunerativa se non attentamente organizzata, anche se ha una importante ricaduta sul territorio e sull’ambiente. Per questo motivo molte aziende preferiscono infatti acquistare il foraggio all’esterno e sarebbe quindi importante l’intervento delle istituzioni. Fa inoltre la differenza in termini economici anche il ruolo della vendita diretta: passando da terzi è evidente che il margine di guadagno si riduce”.

seminario sostenibilita montagna - La Voce delle Valli

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