Andare alla ricerca di un tesoro non è proprio una “passeggiata”. Come vuol la tradizione, durante una “Caccia al tesoro” bisogna utilizzare una mappa e seguire degli indizi. Questa volta, invece, chi cerca il tesoro deve fare attenzione a dove si cammina e a ciò che tocchiamo in montagna. Ma, sapevate che a San Pellegrino Terme, in particolare lungo la strada agro-silvo pastorale ed alcuni sentieri che arrivano nel piccolo ed antico borgo di Sussia, è possibile trovare il quarzo.
Questi sono uno dei vari “tesori nascosti” che da moltissimi anni Sussia custodisce con cura nel suo magico e storico borgo. Forse non tutti lo sanno, ma non è sempre facile trovarli, visto che il quarzo è un minerale molto piccolo che si può trovare all’interno di vari tipi di rocce sotto forma di cristalli e depositi puri. Inoltre questo minerale è il secondo più abbondante nella crosta terrestre (circa il 12% del suo volume) dopo i feldspati. Nella storia, secondo gli antichi greci, il quarzo veniva definito “cristallo” data la sua trasparenza. Gli antichi greci ritenevano questo minerale una varietà di ghiaccio fredda al punto da non poter essere più disciolta. A trarli in inganno era la struttura apparentemente esagonale, simile a quella dei fiocchi di neve, e la sensazione di freddo al tatto causata dalla conducibilità termica.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 100)Al mondo esistono differenti varietà di quarzo per quanto riguarda sia la forma e la dimensione, che varia dal peso di una tonnellata a quella di minuscole particelle che brillano sulle superfici di alcune rocce, sia il colore. Solitamente può essere di forma prismatica allungata con una durezza pari a 7 ed una densità pari a 2,65. La sua lucentezza, invece, può presentarsi in alcuni casi: vetrosa, grassa e splendente. Passando alla colorazione, un quarzo può essere: bianco (che può essere: trasparente, translucido e non trasparente), grigio, bruno, nero, viola, verdastro, bluastro, giallo e rosa. In Sussia i quarzi che si trovano sono piccoli e di color bianco dove la trasparenza è notevole ad occhio nudo. Le tante varietà di quarzo possono essere distinte in: macrocristalline, cristalline e microcristalline. Quelle macrocristalline presentano spesso caratteristiche simili, come la lucentezza, a quelle del minerale puro. Ne sono esempi: l’ametista, il quarzo affumicato, il quarzo rosa ed il cristallo di rocca.
I cristalli di questo minerale mostrano un’elevata piezoelettricità: producono infatti elettricità se sottoposti a pressione lungo alcune direzioni. Inoltre il quarzo possiede una proprietà ottica che consente di far ruotare il piano della luce polarizzata che si diffonde con vibrazioni contenute su un determinato piano ed è usato nei microscopi polarizzatori. Questi cristalli possono subite delle trasformazioni strutturali quando vengono sottoposti a cambiamenti di temperatura. Sopra ai 573 °C il quarzo ordinario (detto anche “alfa”) si trasforma in quarzo beta: si tratta di un minerale con struttura cristallina e proprietà fisiche differenti, che ritorna comunque nella modificazione alfa se viene raffreddato. Il quarzo esiste nella forma tridimite tra gli 870 °C e i 1470 °C, mentre al di sopra di questa temperatura è stabile una forma che prende il nome di cristobalite. A circa 1710 °C, il minerale fonde.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 100)IL QUARZO NELLE MINIERE BERGAMASCHE
Una curiosità che forse non conoscevate è che le nostre Prealpi bergamasche sono un’area d’interesse minerario, per quanto riguarda i quarzi, che fa parte del cosiddetto “distretto piombo-zincifero di Gorno”, dal nome dell’omonimo paese della Val Seriana. Le miniere più note, che oggi sono inattive, si trovano nei pressi di: Dossena, nella Val Vedra e nella Val Parina (Oltre il Colle), nella Valle del Riso (Gorno, Oneta) e al Monte Trevasco (Parre). Le mineralizzazioni sono localizzate entro un ben delimitato orizzonte geologico che è costituito da calcari grigiastri stratificati e disposto fra strati di dolomia biancastra oltre che di calcari marnosi e bituminosi. Le ricerche vanno compiute nelle discariche e negli scavi a cielo aperto, evitando gallerie e pozzi. In Valle Brembana, ad esempio, è stata rinvenuta la Piromorfite sotto forma di incrostazioni cristalline anche estese di colore giallo-verde.
Al giorno d’oggi il quarzo, in generale, viene usato per varie attività. Ad esempio, il puro cristallo di rocca viene utilizzato in dispositivi ottici ed elettronici, mentre grandi quantità di sabbia di quarzo sono usate per la fabbricazione del vetro, di mattoni silicei e nella composizione del cemento. Come abrasivo, il quarzo è impiegato nel taglio delle pietre e nella sabbiatura dei metalli. Quasi tutto il quarzo ad alto grado di purezza, materia prima per l’industria elettronica, viene estratto in Brasile, ma grossi cristalli possono essere prodotti anche per via sintetica. Secondo il Feng Shui il quarzo, se posizionato in un determinato punto all’interno delle nostre case, è un minerale che viene utilizzato con lo scopo di attirare intorno a noi energia positiva (QUI potete leggere dove posizionarlo). Perciò… quando andate in Sussia armatevi di un bastone, spegnete i vostri cellulari o qualsiasi dispositivo elettronico, e tenete gli occhi ben aperti mentre camminate ascoltando i suoni della natura. Chissà, magari i vostri occhi e i vostri piedi si scontreranno con qualche quarzo.
Foto Copertina di VisitBrembo