I giovani non parlano più il dialetto, dalla Regione un programma per riportarlo in auge

C’è il forte rischio che nel giro di pochi anni la lingua lombarda, vero patrimonio culturale e identitario della nostra terra, possa scomparire per sempre.
18 Gennaio 2024

“C’è il forte rischio che nel giro di pochi anni la lingua lombarda, vero patrimonio culturale e identitario della nostra terra, possa scomparire per sempre. Per questo la Lega ha presentato un emendamento al Programma triennale della Cultura per la promozione della lingua lombarda attraverso le sue varietà locali. Sono gli ultimi anni dove possiamo mettere in campo risorse e strumenti per riuscire a salvare una lingua parlata da secoli e tramandata di generazione in generazione nelle case, corti e cascine lombarde e che adesso, però, rischia di estinguersi”.

È la dichiarazione di Alessandro Corbetta, Presidente del Gruppo Lega in Consiglio regionale, e Giovanni Malanchini, Presidente della Commissione Autonomia, commentando gli emendamenti del Carroccio approvati al Programma Triennale per la Cultura, passato in Commissione regionale e che vedrà l’esame finale del testo in aula consiliare martedì 5 dicembre.

“Con l’emendamento vogliamo inoltre raccogliere il grido d’allarme lanciato da alcune associazioni teatrali che faticano a integrare le proprie fila con giovani attori in grado di parlare in dialetto. Ricordiamo – aggiungono Corbetta e Malanchini – che la lingua lombarda è già riconosciuta con legge regionale dal 2016, ha il proprio codice per la rappresentazione dei nomi delle lingue e l’UNESCO l’ha censita come lingua a rischio di estinzione.

Proprio per questo motivo – proseguono i due – vogliamo promuoverla, in collaborazione con associazioni, artisti ed enti locali in modo da sviluppare e accrescere soprattutto nelle nuove generazioni la consapevolezza delle proprie radici e il senso di appartenenza al proprio territorio.

Sempre in questa direzione un altro nostro emendamento prevede che si dovranno tenere particolari celebrazioni ogni anno il 29 maggio, in occasione della Festa della Lombardia, quale momento di riflessione sull’identità, la storia e le tradizioni della nostra terra. La Lega in Regione – concludono gli esponenti leghisti – lavorerà e farà di tutto per non disperdere questo inestimabile patrimonio culturale e storico”.

“Fra le proposte inserite nel documento vi sono: l’Istituzione della Giornata regionale della lingua lombarda per il 17 gennaio, in concomitanza con la Giornata nazionale dei dialetti e delle lingue locali promossa dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia e della tradizionale festa di Sant’Antonio; un premio di riconoscimento destinato ai lombardi che maggiormente si sono distinti in opere di ricerca, valorizzazione, promozione e diffusione della lingua lombarda; il sostegno alla toponomastica con apposita segnaletica stradale, turistica, culturale e di promozione territoriale con indicazioni in lingua lombarda e, infine, un registro regionale che riconosca le associazioni impegnate nella tutela e nella valorizzazione della lingua lombarda e delle sue varietà locali”.

Foto: Cantiere edile domestico. In Valle Imagna, anni Settanta. Centro Studi Valle Imagna, Archivi della Memoria dell’Identità, Fondo Emilio Moreschi

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