“Che fine hanno fatto gli alberi al percorso vitae, in Valle Imagna?”. Si apre così la lettera inviataci da una lettrice, residente a Sant’Omobono Terme, “frequentatrice abituale del gioiello verde lungo il torrente Imagna”.
Un “gioiello” che, però – come denuncia la lettrice nella sua missiva – “nell’ultimo periodo ha subìto un importante diradamento. Molti alberi sani sono stati tagliati, lasciando spazio a manufatti in legno. Non vi è quasi traccia di nuove piante.
Ora siamo in inverno e il problema si nota meno – prosegue la lettrice –, ma questa estate l’assenza di alberi, soprattutto in alcune aree del percorso, si farà sentire. Capisco la scelta di mantenere pulito e sicuro il percorso, soprattutto nei pressi degli argini del fiume, ma senza alberi nella parte più ‘interna’ l’atmosfera non è più la stessa. Anche in termini turistici, dove andranno a cercare frescura i villeggianti e i tanti turisti che ogni estate salgono in valle, se non troveranno zone d’ombra?
“In un periodo segnato dai cambiamenti climatici, in cui dovremo abituarci a periodi siccitosi e temperature sempre più alte, non capisco quali motivazioni abbiano spinto la Comunità Montana Valle Imagna (che è ente gestore del percorso ndr) a ridurre in modo così sensibile la presenza di alberi.
Spero che con l’arrivo della primavera – si augura la lettrice – vengano piantati nuovi alberi. Vanno bene le aree attrezzate, il padel e i ponti, ma il percorso vitae è prima di tutto natura. Non dimentichiamolo”.
“Erano alberature in argine di cui i privati lamentavano la pericolosità, il taglio è stato autorizzato da Regione Lombardia – fanno sapere dalla Comunità Montana Valle Imagna -. Anche le altre piante più ‘interne’ erano pericolose e, vista l’importante affluenza di persone e bambini lungo il percorso vitae, abbiamo preferito non farle crescere troppo. Ad oggi non sono in programma piantumazioni“.
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Sono pienamente d’accordo con quanto affermato nella nota inviata dalla lettrice residente a Sant’Omobono e capisco anche la scelta di persone più esperte di me, di mantenere pulito e soprattutto sicuro il percorso. E quindi, va bene tagliare alcuni alberi, ma, come afferma la lettrice, il percorso vitae è prima di tutto natura e quindi rispettiamo questa povera natura non solo a parole, ma con azioni concrete; dai, non penso sia una cosa impossibile prevedere nuove piantumazioni… credo che sia il minimo che si possa fare. Grazie.
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Non credo a una parola di ciò che dicono in regione. Con la scusa della sicurezza si continua a diminuire il benessere dei cittadini per obbedire ai diktat europei e sovranazionali che hanno sempre secondi fini.
Nella fattispecie la natura è natura sempre e va accettata come si presenta…
Il fatto poi che non si vogliano sostituire gli alberi la dice Lunga sulla credibilità della risposta.
Se fosse stato solonun caso di sicurezza vera ,certamente li avrebbero sostituiti.