La sofferenza del Covid in 182 poesie: l’infermiere-poeta Baitelli presenta il suo libro

Dopo l'esordio dello scorso luglio, sabato 2 marzo, alle ore 20,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Sant’Omobono, si terrà la presentazione del libro «23 La Linea Rossa”.
27 Febbraio 2024

Parole vive e profondamente sentite sono quelle raccolte nel libro di poesie (182 in totale) dal titolo «23 La linea rossa» frutto dell’esperienza di Raffaello Baitelli, infermiere presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo durante il triste ed indimenticabile periodo del Covid, nei mesi della prima violenta ondata pandemica, oggi infermiere di famiglia presso la Casa di Comunità di Sant’Omobono Terme.

A distanza di circa 3 anni da quel tragico periodo di lutti e sofferenze, l’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’assessorato alla Cultura, è lieta di offrire alla comunità un appuntamento di presentazione e di riflessione sull’esperienza di chi, in prima persona, ha vissuto tra i letti dell’ospedale le lacrime e le disperate sofferenze dei ricoverati.

Dopo l’esordio dello scorso luglio, sabato 2 marzo, alle ore 20,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Sant’Omobono, si terrà dunque la presentazione del libro «23 La Linea Rossa”, un volume che raccoglie poesie scritte spontaneamente nei giorni più difficili. Poesie brevi, che rappresentano e riportano alla memoria momenti di sofferenza pieni di umanità e di altruismo, ma anche il profondo senso di sconforto e di impotenza di fronte al succedersi degli eventi. Immagini di corpi disperati senza ossigeno, di sguardi allucinati, di lacrime infinite e di molta paura.

“Con la presentazione di questo volume, vogliamo dare uno spaccato della realtà vissuta da chi in quel tragico periodo pandemico ha operato giorno e notte per salvare e dare conforto alle vittime del Covid. Ospitare la presentazione in Sala Consiliare è significativo per dare valore e ricordo a tutte le persone che ci hanno lasciato nella maniera più disperata, come le poesie di Baitelli testimoniano nelle pagine di questo volume. E’ un periodo della nostra storia che non dimenticheremo mai e che ci ha segnato e condizionato anche nelle relazioni sociali, lasciando incolmabili vuoti dentro e fuori di noi” afferma l’assessore alla Cultura Stella Sirtori.

“Questa presentazione viene fatta e verrà portata avanti con lo scopo di testimoniare ciò che è successo alla nostra terra Bergamasca, perché, ben si sa, siamo quelli che hanno pagato il prezzo più alto con enorme sacrificio e dolore. Ci siamo confrontati con la morte, quella più dura e orrenda, che ha inciso in me volti di gente disperata in cerca di aiuto. Abbiamo però saputo anche superare noi stessi pur essendo allo stremo delle forze, desiderosi unicamente di salvare più vite possibili. Siamo stati capaci, solo a Bergamo, di smontare in pochi giorni un ospedale da 1200 posti per ricrearne uno specifico per gli ammalati di Covid con circa 700 posti letto.

La mia esperienza, raccolta in queste pagine di poesia, vuole essere significativa memoria di ciò che è stato e di quello che è stato fatto. Sicuramente per sempre porteremo i segni nell’anima e non a caso amo confermare che i miei morti tornano a trovarmi nei sogni, in maniera ricorrente. Questa raccolta e la sua divulgazione sono la mia terapia, il modo migliore per alleggerire la mia anima” dice con voce commossa l’autore del libro. L’invito alla presentazione è aperto a tutti. L’ingresso è libero.

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