Condanna a 5 anni per un 63enne addetto alle stalle di un agriturismo della Valle Brembana per violenza sessuale su una bambina di 9 anni. Stando all’accusa, l’uomo avrebbe palpeggiato la bimba mentre i due si trovavano, soli, all’interno della stalla che ospita le capre della struttura.

L’episodio è accaduto il 17 agosto del 2018. La bimba, milanese, si trovava in agriturismo con i nonni, villeggianti con una casa nella zona e da anni frequentatori dell’agriturismo.

Il pm Raffaella Latorraca ha chiesto una condanna di 8 anni, giudicando credibile la versione della bambina, che oggi ha 14 anni, e anche quella della nonna con la quale la piccola si era subito confidata.

L’avvocato difensore, Giovanni Bertino, ha chiesto l’assoluzione evidenziando la famiglia della bambina come problematica e che avrebbe fornito tre versioni differenti dell’accaduto, con tre durate diverse dei fatti: pochi secondi, due minuti, 10 minuti. Inoltre, secondo Bertino, sarebbe successo tutto vicino ad un luogo molto frequentato.

Sempre secondo la difesa la nonna avrebbe detto ai Carabinieri che la nipotina era stata palpeggiata al seno, mentre al titolare dell’agriturismo avrebbe dichiarato che l’uomo, durante la mungitura di una capra, avrebbe fatto apprezzamenti sulle mammelle dell’animale rivolgendosi alla piccola. Secondo il difensore, si tratterebbe dunque di linguaggio “sconveniente”.

Secondo l’imputato, i due stavano giocando con del fieno e a un certo punto lui avrebbe fatto il solletico alla bambina, che sarebbe poi caduta. Nell’aiutarla a rialzarsi lui l’avrebbe afferrata. Il 63enne lavora ancora nella struttura e presenterà appello contro la sentenza.