Dalla vita negli oratori all’uscita del libro “Carovane – La tempesta del Covid e il futuro di una comunità” insieme all’ex sindaco di Nembro, Claudio Cancelli. Questo è un po’ ciò che ha fatto in questi anni don Matteo Cella, sacerdote 44enne originario di San Pellegrino Terme.
“Se devo essere sincero sto ancora cercando di capire quando ho capito che sarei voluto diventare sacerdote (ride ndr)… Credo che il tutto sia partito da ragazzo, quando stavo finendo gli studi superiori presso l’indirizzo di Informatica dell’I.T.I.S. Paleocapa di Bergamo. Ottenuta la maturità nel 1998, a fine settembre dello stesso anno ho iniziato la SVG ovvero la Scuola Vocazioni Giovanili: quella, ai tempi, era la porta di accesso per entrare in Seminario ed infine ho studiato 6 anni di Teologia sempre a Bergamo” – ci racconta Don Matteo.
Il 4 giugno 2005 è stato ordinato sacerdote e in quello stesso anno, fino al 2011, è stato curato presso l’Oratorio di Curno. In seguito è stato poi curato dell’Oratorio di Nembro fino al 2022: “Sono state entrambe delle esperienze molto belle e diverse al tempo stesso. Essere full time con i giovani ed i ragazzi è sempre stata una cosa molto stimolante. È bello che ci sia molto contatto tra le persone e l’oratorio, che è un luogo dove regna la creatività”.
Come annunciato prima, il sacerdote sanpellegrinese ha indossato i panni di “scrittore” col libro “Carovane – La tempesta del Covid e il futuro di una comunità”, uscito lo scorso 8 marzo (clicca QUI per avere più info sul libro), dove lui e l’ex sindaco di Nembro Claudio Cancelli hanno voluto raccogliere, idee, pensieri e riflessioni sulle esperienze che loro e la comunità nembrese ha vissuto pochi anni fa durante la pandemia del Covid.
Venerdì 5 aprile, alle ore 20:30, don Matteo Cella tornerà nella sua San Pellegrino Terme per presentare questo libro ai suoi concittadini presso la sala consiliare del Comune della cittadina: “Sono curioso di sapere quanta gente troverò ad accogliermi e ad ascoltarmi… Il fatto di tornare a San Pellegrino sarà un modo di rivivere un po’ le mie origini” – prosegue… – “Quando sono via mi capita di sentire la nostalgia del paese dove sono cresciuto. È un luogo che ormai vedo solamente per vedere la mia famiglia o alcune persone che conosco… Tornare, comunque, è una cosa molto bella”.
Da ottobre 2022 Don Matteo presta servizio nel quartiere del Villaggio degli Sposi che si trova a pochi km dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Per quanto riguarda il futuro il sanpellegrinese ha rivelato che il suo intento sarà quello di continuare a lavorare riuscendo a stringere delle forti collaborazioni che riescano a coinvolgere gli oratori e i giovani della città.