Dopo l’Erasmus in Cina, ora sogna di fare l’interprete: la vita “orientale” di Erica Capelli

La 21enne di San Giovanni Bianco ha fatto l'Erasmus in Cina, un'esperienza che l'ha sconvolta: ora il suo obiettivo è tornare e fare l'interprete.
24 Giugno 2024

“Sono sempre rimasta affascinata da ciò che è diverso da me. Sin da piccola sognavo di poter andare a vivere in qualche paese lontano da casa per imparare cose nuove e per raggiungere la mia personale indipendenza lontana da tutto quello che conosco. Finalmente posso dire che ci sono riuscita”, così Erica Capelli, 21enne di San Giovanni Bianco, ci introduce alla sua incredibile esperienza, quella del suo Erasmus in Cina.

Studentessa di lingue, letterature e culture orientali, Erica a febbraio 2023 ha vinto una borsa di studio, grazie all’aiuto della sua docente di cinese, con la possibilità di trascorrere un semestre presso l’Università di lingue straniere di Dalian, a nord est della Cina.  “La mia scelta è motivata dal fatto che sono fortemente attratta dalla Cina, in particolare dalla sua ricca cultura e dalla sua misteriosa lingua. Per questo, il 26 agosto 2023 sono partita, insieme ad altre compagne, per Pechino, dove abbiamo poi preso il treno notturno per raggiungere Dalian”, ci racconta Erica. 

Inizialmente però, quello che doveva essere la realizzazione di un sogno, si è tramutato in un incubo. “Appena arrivata ero disorientata, agitata ma anche un po’ spaventata di non essere in grado di gestire le nuove situazioni bene. Il primo impatto che io e le mie colleghe abbiamo avuto non è stato molto positivo. Appena arrivate in aeroporto abbiamo capito che quasi nessuno in Cina è in grado di parlare inglese, e il nostro livello di cinese non era sufficiente per poter capire cosa la gente ci diceva. Per poter arrivare a destinazione ci abbiamo messo 3 giorni e appena arrivate non abbiamo potuto riposare perché abbiamo dovuto pulire il dormitorio che ci era stato assegnato e nel pomeriggio abbiamo fatto un po’ di spese nel supermercato all’interno del campus. In quel momento non posso negare di aver voluto tornare a casa. Eravamo provate dal viaggio ed eravamo molto stanche. Ci siano anche quasi sentite abbandonate perché sembrava che non ci fosse nessuno ad aiutarci. Abbiamo dovuto fare tutto da sole. La mattina, dopo aver riposato eravamo però già tutte cariche per poter incominciare al meglio la nostra esperienza”, ci confida Erica.

Fortunatamente, quello che all’inizio si è presentato come un incubo si è presto trasformato in emozione. In Cina si vive piuttosto bene ed è un Paese molto sicuro, al punto che Erica era libera di recarsi in stazione di notte o lasciare i propri oggetti su un tavolo senza il timore che qualcuno li potesse portare via. Durante il suo periodo qui, ha studiato presso l’Università di lingue straniere di Dalian, dove ha avuto modo di studiare principalmente la lingua e la cultura cinese. Ha inoltre seguito un corso di calligrafia cinese è uno di wushu, ovvero arti marziali cinesi. “Grazie a questa esperienza ho avuto modo di conoscere tante belle persone con cui ho condiviso il mio percorso. Ho avuto anche modo di migliorare le mie competenze in lingua cinese, ma anche in lingua inglese”, ci spiega. 

L’amore della giovane per l’Oriente, inizialmente, non era verso la Cina, ma la Corea del Sud: “Venuta in contatto col mondo coreano tramite i social, ho iniziato a studiare la lingua e la cultura coreana, con l’intenzione di proseguire i miei studi di coreano all’Università. A Bergamo, però, questa lingua non è ancora prevista nel percorso di studio, e di conseguenza la mia scelta verteva o su giapponese o su cinese. All’inizio ho fatto fatica in quanto ero ancora concentrata sulla Corea ma, con l’arrivo della prima sessione, ho capito che dovevo concentrarmi a piena sul percorso che avevo intrapreso”, ci spiega, per poi proseguire, “Piano piano mi sono appassionata anche alla Cina, in particolare grazie alle mie due professoresse di cinese che mi hanno aiutato nel mio percorso. Grazie a loro infatti ho avuto l’opportunità di fare quella che ora è l’esperienza più importante e bella della mia vita”.

Grazie a questa esperienza Erica ora non ha un sogno, ma un vero e proprio obiettivo: tornare in Cina e studiare per un master degree per diventare interprete. Questa scelta, in parte, è anche dettata dal cuore: in Cina ad aspettarla c’è il suo attuale fidanzato, conosciuto durante l’esperienza dell’Erasmus. Erica non ha mai temuto l’allontanamento da ciò che le è più caro, perché l’amore per questo paese è più forte di ogni cosa, consapevole del fatto che a fine giornata una videochiamata con la mamma, rimane sempre la cura migliore. 

“Con questa esperienza ho imparato molte cose nuove. Sono cambiata, sono più responsabile ed indipendente. Ho avuto modo di entrare in contatto con la società cinese e comprenderla al meglio perché, diciamocelo, la Cina non è per tutti, e meno ancora per tutti è riuscire a capirla. Prima di partire ne ero affascinata, ma ora ne sono innamorata. A chiunque abbia la possibilità di fare una esperienza come la mia, buttatevi, e fatelo senza preoccupazioni!”, conclude la giovane.

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