In data 11 aprile 2024 è stata deliberata, in sede di Giunta Esecutiva, la prima parte del lavoro congiunto tra Comunità Montana Valle Brembana e Comunità Montana Valtellina di Morbegno. Si tratta della definizione della Strategia da presentare a Regione Lombardia per contrastare le oggettive difficoltà che caratterizzano il nostro territorio facente parte dell’area interna 11 e composta, complessivamente, da 62 Comuni e da oltre 87mila abitanti.
Questi due lati della stessa montagna storicamente collegati da rapporti sociali e commerciali anche grazie al Passo San Marco, sono oggi accomunati anche dagli stessi problemi. L’obiettivo da raggiungere è quello di contrastare lo spopolamento e l’invecchiamento della Valle Brembana, sia alta che bassa, attraverso la fruizione di sempre migliori servizi a tutta la popolazione: dai servizi per l’infanzia fino a quelli per gli anziani, siano essi di natura sociale, lavorativa e culturale.
Tutta la strategia è fortemente legata alla volontà di inversione delle attuali tendenze. L’intento dichiarato è infatti quello di migliorare la qualità della vita nelle Valli attraverso numerosi e mirati interventi: dalla valorizzazione delle singole Comunità e dei piccoli Centri, che possano sostenersi per affrontare le nuove difficoltà, all’innovazione ed alla digitalizzazione per poter dimostrare la propria competitività in ambito lavorativo, anche rafforzando il settore ambientale e turistico, ed essere attrattivi per nuovi residenti.
Il punto cardine di questo progetto è stato individuato nella riqualificazione della ex-colonia Luigi Selmo di Piazza Brembana. La volontà è quella di utilizzare i contributi messi a disposizione per ripristinare l’edificio, oggi in stato di abbandono, e destinare gli spazi a nuovi impieghi di interesse pubblico. La possibilità di destinare questa struttura a nuovi servizi di networking e coworking, di formazione con attività didattiche anche in collaborazione con l’Università di Bergamo, di erogare nuovi servizi alle imprese del territorio, di collaborazione tra le cooperative di comunità presenti e future e di rafforzamento delle gestioni associate degli Enti (es. protezione civile, ambito sociale, gestione forestale, ecc.) permetterà anche di riorganizzare i servizi e le strutture ora esistenti.
Parallelamente a questo progetto, c’è l’impegno da parte della Fondazione Don Stefano Palla Onlus di realizzare alcuni mini appartamenti da destinare a categorie fragili. Le prime stime concretizzano l’importo necessario in circa 3,8 milioni di euro da reperirsi per la maggior parte tra i fondi regionali a completamento dei fondi comunitari disponibili. La strategia individuata, ruotando attorno a questo grosso intervento, prevede la concretizzazione di altri numerosi supporti alla popolazione. Ad esempio, il progetto “Nuove Radici” mira ad
accogliere, formare e impiegare lavoratori non nativi della Valle Brembana ma che qui potranno trovare le condizioni adatte a svolgere l’attività lavorativa e quindi a stabilirsi con le rispettive famiglie. Sono previsti inoltre fondi destinati al supporto concreto e diretto del commercio e delle piccole e medie imprese distribuite sul territorio vallare e di cui rappresentano lo scheletro produttivo. La valorizzazione culturale non può essere tralasciata quando si riflette sulle strategie di miglioramento della qualità di vita. Infatti è previsto l’utilizzo di fondi per la realizzazione della Casa della Cultura a San Giovanni Bianco recuperando l’edificio abbandonato della ex-caserma. Questo luogo sarà baricentrico per la promozione dell’arte, della socialità, della lettura e della conoscenza del nostro territorio che mira a rinsaldare il legame tra la popolazione e la Valle.
Il progetto “Cultura Viva – Verso un futuro sostenibile” riguarda i comuni di San Pellegrino Terme, Zogno e Val Brembilla e ha l’obiettivo di fornire spazi pubblici aggregativi, inclusivi e flessibili che si prestino a diverse tipologie di manifestazioni culturali. Si tratta di tre realizzazioni già pronte a livello di progetto esecutivo. Si vorrebbero concretizzare le opere di completamento del centro culturale “Davide Astori” (ex cinema Eden) a San Pellegrino Terme che diventerà poi centro artistico e culturale nel cuore del centro cittadino, con beneficio per tutta l’area grazie al recupero della struttura.
Il Comune di Zogno ha identificato nella struttura della Casa del Custode di Villa Belotti il luogo dove dare degna dimora al patrimonio paleontologico e archeologico del territorio. Il programma prevede il restauro e risanamento conservativo dell’immobile con l’adeguamento degli spazi per poter ospitare sia la parte espositiva che gli spazi dedicati a laboratori per studenti, studiosi e visitatori. A seguito di Expo 2015, in Val Brembilla è stato posizionato il padiglione del Kuwait. Si vuole ora sfruttare questa grande e moderna struttura per dare sede ad un centro polifunzionale che avrà diverse funzioni focalizzate sulla cultura industriale della Valle. L’utilizzo degli spazi è rivolto, in particolar modo, ai giovani e alla tecnologia per sviluppare tematiche quali l’agricoltura sostenibile, la stampa 3D, la gestione dei big data e dei processi di blockchain e la transizione energetica ed ecologica.
Altro aspetto oggetto di valorizzazione indicato nella strategia è la promozione turistica dell’offerta della nostra Terra che passa, anche, attraverso il Comprensorio del Monte Alben per la pratica di sport all’aria aperta. La volontà manifestata è quella della bonifica dell’ex-albergo e la realizzazione di un centro polifunzionale situato nella nota Conca del Monte Alben condiviso tra i Comuni di Oltre il Colle e Serina. Si vuole concretizzare così l’idea che l’utilizzo del nostro territorio nelle pratiche sportive sia pienamente sostenibile attraverso il massimo rispetto dell’ambiente in cui si opera, sia a livello di inquinamento che di impatto paesaggistico. Il primo passo è stato compiuto, ma il percorso è tutt’altro che facile: le Comunità Montane hanno dato prova di incarnare appieno lo spirito della gente di montagna che sa rimboccarsi le maniche per risolvere i problemi. Il confronto, ora, si sposta negli uffici di Regione Lombardia alla quale si chiede di fornire concretamente l’aiuto promesso per poter realizzare tutte le iniziative identificate a beneficio della popolazione della Valle.