“Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo. Servo per amore sacerdote dell’umanità” cita la frase del brano “Servo per amore”. Oggi, infatti, stiamo per raccontarvi la storia di don Ivan Giupponi, 42enne originario di San Pellegrino Terme, che presta servizio come sacerdote presso la comunità di Trescore Balneario.
“Fin da piccolo ho sempre avuto questo desiderio di diventare, un giorno, sacerdote. Sono nato e cresciuto all’interno dell’oratorio: da chierichetto a partecipante del CRE. Proseguendo ho fatto parte della Corale Santa Cecilia insieme a mio fratello Luca, negli anni ’90 ho suonato il clarinetto nel Corpo Musicale Città di San Pellegrino Terme negli anni ed infine ho recitato anche nel gruppo teatrale dell’oratorio – racconta don Ivan. – Davanti a me ho sempre avuto l’esempio di tanti preti che si sono susseguiti, come curati e parroci, nel tempo a San Pellegrino: ne sono due importanti esempi i compianti don Lino Martinelli e don Giacomo Locatelli. Diventare sacerdote è un desiderio che negli anni è cresciuto sempre di più nel mio cuore e alla fine è diventata una scelta definitiva. La vocazione si è fatta sentire molto quando stavo a contatto con le persone in oratorio. La vita del prete mi ha sempre affascinato ed incuriosito”.
Dopo aver finito le scuole medie, il sanpellegrinese è andato in città a Bergamo dove ha frequentato l’indirizzo di Informatica all’Esperia (oggi conosciuto col nome di “I.T.I.S. P. Paleocapa”) ed, in contemporanea, ha studiato per 3 anni al “Conservatorio Donizetti”. Successivamente, nel 2002, la scelta di entrare in Seminario: “Per un anno ho frequentato la SVG, ovvero la Scuola Vocazioni Giovani, ed infine ho fatto 6 anni di Teologia” – ci dice.
Il 23 maggio 2009 Giupponi è stato ordinato sacerdote e, quest’anno, sono già 15 anni da quando ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale. In quello stesso anno è iniziata l’avventura di don Ivan come Curato prestando prima dal 2009 al 2020, a Calusco d’Adda e poi dal 2020 fino ad oggi è Curato nel paese di Trescore Balneario. “Da un po’ di anni a questa parte, oltre ad essere un curato, insegno Religione ai ragazzi delle scuole medie: per me la scuola è fondamentale. Inoltre essa, oggi come oggi, per un curato come me è un luogo prezioso dove posso legarmi di più con tanti ragazzi ed ho la possibilità di incontrare anche tanti genitori e famiglie che in oratorio non si vedono. In poche parole una scuola è un’altra opportunità per conoscersi. Per me l’oratorio è una Casa! Motto: Una casa aperta a tutti ma non per tutto! A me piace stare con gli adolescenti ed i ragazzi: ho un bel rapporto con loro” – continua.
A separare il paese dove vive da e quello dove è cresciuto ci sono 43,8 km e a proposito di questo il prete sanpellegrinese ha detto: “Ogni tanto mi capita di tornare a San Pellegrino anche perché la mia famiglia vive lì. Quando capito lì, invece di fare il sacerdote, faccio anche lo zio alle mie due nipotine e trascorro del tempo insieme ai miei genitori, mio fratello Luca e mia cognata”.
Per quanto riguarda il futuro don Ivan ci ha svelato: “Al momento non ho niente in programma. Spero che il Vescovo Beschi scelga di mandarmi a fare il parroco da qualche parte. Chissà… Sono curioso di sapere cosa mi riserverà il futuro” .