La squadra di nuoto di San Pellegrino, parte del gruppo Sporting Club Verona (QUI l’articolo che parla di loro) è vicecampione provinciale CSI di nuoto.
Il titolo è stato ottenuto grazie alla somma delle varie gare facenti parte del “circuito” provinciale, deciso lo scorso settembre dal Comitato Provinciale. “Alla fine di ogni manifestazione – spiega l’allenatore Fabio Paolino – viene pubblicata la classifica dove ogni atleta, in base al tempo della gara, porta dei punti alla squadra. La tappa finale si è svolta ad Orzinuovi (BS). Nonostante il dubbio del tempo si è svolta all’aperto e, dopo la premiazione, i ragazzi e le famiglie hanno avuto libero ingresso agli acquascivoli”.
“Ho sempre cercato di far capire ai ragazzi cos’è il nuoto e cosa sono i sacrifici, ho sempre spiegato che andranno, con il tempo, incontro a momenti positivi dove vedranno i loro tempi migliorarsi, in momenti di stallo e di peggioramento ed è in quel momento che non bisogna né fermarsi né abbandonare. – prosegue Paolino – Quale strategia abbiamo adottato? Siamo partiti con tre allenamenti settimanali per poi passare a quattro, aumentando anche la durata nonché i chilometri percorsi. Ma alla base l’ingrediente principale è divertirsi“.
“Vedere i nostri ragazzi sul blocco di partenza e poi nuotare in acqua per me è un’emozione sempre nuova. Sicuramente per loro sono stati emozionanti i giorni trascorsi al Campionato Italiano di nuoto CSI a Lignano che si è svolto dal 22 al 26 maggio. Hanno fatto l’esperienza di vivere in un polo sportivo che ha accolto migliaia di atleti provenienti da tutta Italia”.
Ora l’obiettivo è di portare nuovi nuotatori: “A settembre cercheremo di far crescere la nostra squadra tramite la scuola nuoto e di coinvolgere qualche adulto per creare il gruppo Master, perché crediamo che il nuoto sia per tutte le età!”.
Proseguendo l’allenatore ha voluto dare un piccolo consiglio sia ai ragazzi che vengono in piscina sia ai loro genitori: “Il consiglio che do è semplicemente di provare questo sport. Indubbiamente una gara spaventa sempre, ma si cerca di far capire al bambino e all’adulto che questo è un momento di divertimento, di incontro. Poi, ovviamente, lavoriamo per migliorare ogni giorno!”.