Il benvenuto all’estate del Parco Faunistico Le Cornelle di Valbrembo mette le ali. Anzi, a dire il vero, al momento quello che potremo osservare sono i tanti teneri becchi affamati di pulcini ancora implumi. Sono molte, infatti, le nascite di rare specie ornitologiche registrate nelle voliere del Parco Faunistico alle porte di Bergamo che accoglie oltre 120 specie di animali provenienti da tutto il mondo.

Tra i nuovi arrivi più significativi, quelli di gru e cicogne. Da sempre impegnato nella tutela e nella salvaguardia delle specie maggiormente a rischio, il Parco aderisce e partecipa attivamente a progetti europei. Nell’ambito del programma che tutela le specie minacciate ESB (EAZA Ex Situ Programme), si è riprodotta per la prima volta alle Cornelle una coppia di cicogne di Abdim (Ciconia abdimii): tre le nascite nella grande voliera dove si possono osservare i genitori intenti nell’accudire i pulcini. Questa specie originaria dell’Africa orientale, anche chiamata cicogna ventre bianco, è la cicogna più piccola del mondo e ha ginocchia e piedi rossi.

Per i nativi africani, il suo arrivo è di buon auspicio perché è considerato l’uccello portatrice di pioggia che inaugura la stagione fertile. Nuova schiusa anche per le gru dal collo bianco (Grus vipio), nell’ambito del progetto di conservazione EEP: un fiocco azzurro, che sta bene e cresce in salute. Se i genitori sono riconoscibili per l’appariscente striscia bianca sul collo e sulla testa enfatizzati dalla maschera rossa intorno agli occhi, il pullo è “biondo” e bruno come molti altri pulcini, per risultare mimetico e confondersi con la vegetazione. Di questa rara specie proveniente dalle zone umide di Mongolia e Cina, classificata come vulnerabile nella lista rossa della Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), rimangono soltanto cinquemila esemplari in natura.

A lieto fine poi la vicenda capitata a una femmina di gru damigella di Numidia (Grus virgo), che ha deposto un solo uovo ma lo ha abbandonato. Per fortuna, una coppia anziana di un’altra specie, la rara gru della Manciuria, ha deciso di “adottare” l’uovo ed ora sta allevando con successo il pulcino. Le gru damigella rimangono unite per tutta la vita e si esibiscono in danze spettacolari che servono a rinforzare il legame di coppia. Anche le gru della Manciuria – i genitori adottivi, Grus japonensis – sono famose per le loro danze rituali. La loro sopravvivenza in natura è minacciata dall’uomo e se ne contano solo 1.700 esemplari; la riproduzione in cattività della specie rientra nel programma europeo di conservazione e riproduzione EEP. Il nome del piccolo pulcino sarà decretato tramite un contest sulle pagine social del Parco.

Le gru sono tra gli uccelli che compiono le migrazioni più spettacolari. Solitamente i lunghi spostamenti avvengono di notte, mentre i pennuti dormono, volando a quote molto alte. I loro richiami tengono unito il gruppo e annunciano il loro arrivo a grande distanza. Quando le gru arrivano in Europa in cerca di aree umide dove atterrare, sono riconoscibili per la caratteristica formazione a V e regalano uno tra gli spettacoli più emozionanti della primavera.

IL CONTEST – Il contest social per assegnare un nome al pulcino di Gru damigella si terrà sulla pagina Facebook del Parco. Chiunque vorrà, potrà partecipare alla scelta del nome commentando il post dedicato con la propria proposta. Verranno considerati solamente i nomi inseriti come commento ai post. Per ogni post è possibile indicare un nome. Nel caso in cui più fan proponessero il nome che sarà poi scelto dallo staff del Parco per il piccolo pulcino, vincerà il contest colui che lo ha postato per primo, farà fede la data e l’ora riportate nel post presente sulla pagina del Parco.