Il Comune di Rota d'Imagna, paese natio del celebre architetto Giacomo Quarenghi, ha deciso di avviare un progetto in collaborazione con l'Osservatorio Quarenghi per ristrutturare la tomba del genio valdimagnino presso il cimitero degli artisti, nel monastero di Aleksandr Nevskij – a San Pietroburgo. L'idea è partita dal sindaco del paese valdimagnino, Giovanni Paolo Locatelli, insieme al presidente dell'Osservatorio Piervaleriano Angelini, per rendere omaggio all'importante figura di Quarenghi e all'importante ruolo che ha avuto nella città russa.
“Un'idea nata nell'ambito di un discorso collettivo e di condivisione – ha spiegato il primo cittadino a L'Eco di Bergamo – Il luogo di riposo di Giacomo Quarenghi è un bene prezioso per tutti. Nel progetto, la ristrutturazione della tomba dell'artista sarà fatta in concordanza con l'ambiente circostante, operando solo quegli interventi necessari alla conservazione del monumento”.
Gli interventi che il Comune e l'Osservatorio vorrebbero attivare riguardano principalmente la restaurazione del monumento funebre, realizzato nel 1967 quando, per i 250 anni della morte dell'architetto valdimagnino, la sua salma è stata riesumata dall'originale cimitero luterano di Volkovo per essere sepolta nuovamente nell'attuale locazione.
“Tra gli interventi che arriveremo a suggerire c'è innanzitutto quello di rimettere colore nei solchi della lapide in marmo bianco, che reca la scritta non più leggibile 'Giacomo Quarenghi, Architetto' in russo ed in italiani – spiega Angelini – In secondo luogo, vogliamo provvedere ad alcune sigillature di quelle parti, soprattutto dei blocchi del basamento, che essendo leggermente fessurate o scheggiate possono far entrare acqua che, nel freddo inverno russo, diventa gelo e quindi spacca la pietra. Vorremmo altresì ritrovare e ricollocare la piccola targa in metallo sostenuta da un'asta, che era stata posta accanto alla tomba per segnalare ai visitatori chi è il personaggio che vi si trova sepolto”.
Un'altra idea riguarda invece la ristampa della mappa regolarmente distribuita a tutti i visitatori del cimitero, che veda aggiunta anche la tomba di Quarenghi all'elenco. Questo perché, mentre viene correttamente riportata nella grande mappa posta sulla parete d'ingresso, non lo è invece in quelle piccole e tascabili. “La caratteristica principale del cimitero degli artisti è l'atmosfera romantica ed un certo disordine nell'organizzazione di queste sepolture che ricorda la poesia inglese del 1700 – spiega il presidente Angelini – questo è lo stato in cui anche la tomba del Quarenghi deve essere conservata”.