Scoperto un manoscritto che racconta la Costa Imagna di oltre 100 anni fa: presentazione di Cronicon

Il testo prende forma da un manoscritto ritrovato negli archivi parrocchiali e fu redatto minuziosamente dall’allora parroco don Giovan Battista Salvi, che fu parroco di Costa Imagna dal 1890 al 1930.
20 Luglio 2024

Ieri pomeriggio, venerdì 19 luglio 2024, la comunità di Costa Valle Imagna ha celebrato la sua storia e, attraverso la cerimonia di presentazione del volume “Cronicon” di don Giovanni Battista Salvi, curato da Angelo Invernici edito dal Centro Studi Valle Imagna (in collaborazione con la Parrocchia il Comune di Costa Valle Imagna, la Pro Loco e gli Alpini) ha rievocato le cronache sociali e religiose del villaggio montano dal 1882 al 1930.

Il testo prende forma da un manoscritto ritrovato negli archivi parrocchiali e fu redatto minuziosamente dall’allora parroco don Giovan Battista Salvi, che fu parroco di Costa Imagna dal 1890 al 1930. In questo cronicon, don Salvi annotò curiosità, aneddoti e fatti legati al territorio e alla prima guerra mondiale. Questo ci permette di immergerci in un mondo diverso e affascinante, scoprendo dettagli e storie che altrimenti potrebbero essere andati perduti nel tempo.

La Sala teatro parrocchiale, gremita di persone e onorata dalla presenza di diverse autorità (dal Presidente di Regione Lombardia avv. Attilio Fontana all’Assessore regionale Claudia Terzi, dal Consigliere regionale Pietro Macconi al Sindaco di Costa Umberto Mazzoleni) ha richiamato alla memoria immagini molto familiari della storia vallare.

Lassù, a mille metri di altitudine, sono state ritrovate alcune radici storiche di Costa Valle Imagna e della Valle Imagna tutta, rinvenibili in quelle persone che hanno dato un notevole impulso alla cultura locale (vedi Centro Studi Valle Imagna)

Il pensiero è corso innanzitutto all’esimio professore mons. Vittorio Maconi, luminare di etnologia, socio cofondatore e primo presidente del Centro Studi, e a suo fratello don Giampiero, già coraggioso prete operaio alla periferia di Milano negli anni Sessanta del Novecento, entrambi preziose espressioni di quella fucina di sacerdoti, letterati e medici che Costa Valle Imagna ha rappresentato nel secolo scorso. Sempre lassù, a oltre mille metri di altitudine, la memoria si è ricongiunta anche alla bella figura del prof. Giovanni (Fulvio) Maconi, medico chirurgo e studioso.

Quindi si sono ripresentate sulla scena anche l’imprenditore Giannino Brumana, il medico di base Pasqualino Brumana e molti altri amici, per i quali il loro paese e, più in generale, la Valle Imagna valevano tutto il loro impegno professionale, senza riserve.

cronico costa imagna - La Voce delle Valli

Il clima culturale particolarmente vivace e generoso ha da sempre caratterizzato la vita quotidiana dell’insediamento umano collocato a mezzacosta tra la Cornabusa e Valcava e il convegno di ieri sera ne è stata la conferma. Sono le persone e le famiglie a fare un paese, che si rafforza in relazione alla capacità di coesione della comunità e al sentimento di appartenenza dei suoi cittadini alla medesima storia sociale. Una storia, nata dalla memoria e dalla conoscenza.

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