L’Atalanta vola con i nuovi arrivi: doppietta di Brescianini e Retegui a Lecce

L’Atalanta espugna il Via del Mare di Lecce con un sonoro 4-0 che non lascia spazio ad interpretazioni.
19 Agosto 2024

L’Atalanta espugna il Via del Mare di Lecce con un sonoro 4-0 che non lascia spazio ad interpretazioni. Alla prima giornata di un campionato in cui l’Atalanta è ancora soggiogata dalle trattative di mercato che vedono alcuni suoi uomini di punta in procinto di partire, a decidere il primo match dell’anno sono due nuovi arrivati: Marco Brescianini, nato a Calcinate, e l’italo-argentino Mateo Retegui, entrambi autori di una doppietta, con un gol a testa per tempo che annichiliscono un Lecce che per dirla tutta aveva approcciato anche bene la partita.

I locali si spengono alla prima sortita offensiva nerazzurra, che da lì in poi impone il proprio gioco, ne fa quattro, rischia il quinto, e cala il ritmo di gioco solo nel quarto d’ora finale. Una risposta chiara e decisa dell’Atalanta che conquista i primi tre punti della stagione, si erge in vetta alla classifica e mette i puntini sulle i a chi pensava potesse cambiare qualcosa con alcuni dei suoi giocatori più importanti (momentaneamente) fuori dai giochi, che siano Scamacca e Salvini, o Koopmeiners e Lookman.

In avvio, il Lecce schiera praticamente la sua formazione titolare, con Falcone tra i pali, Gendery e Gallo terzini, Baschirotto e Gaspar al centro della difesa, il solito Ramadani vertice basso di un centrocampo a tre completato da Rafia e Pierret, Kristovic punta centrale supportato da Dorgu e Tete Morente; l’Atalanta tra infortunati e distratti dal mercato ha gli undici pressoché obbligati, l’unico ballottaggio è in porta e lo vince Musso, davanti a lui De Roon, Hien e Djimsiti, Zappacosta e Ruggeri esterni, Pasalic ed Ederson in mezzo al campo mentre il neo acquisto Brescianini inizia a supporto di De Ketelaere e Retegui.

Il primo tempo parte subito forte, dal calcio d’inizio il Lecce insidia l’Atalanta con Dorgu che per i primi cinque minuti di partita mette in apprensione non poco Zappacosta e De Roon che ci mettono qualche scampolo di partita per prendergli le misure. Primi venti minuti targati giallorossi che pressano forte, conquistano ben tre corner in dieci minuti e creano diversi grattacapi ai bergamaschi. Tuttavia, il tempo di trovare le contromisure che anche l’Atalanta entra in partita, cresce la prestazione di Ederson, Gasperini sposta De Ketelaere al fianco di Bresciani ed arriva subito il primo squillo con Zappacosta che dagli sviluppi di un calcio d’angolo, calcia al volo dal limite dell’area con il pallone che fa la barba al palo e si spegne sul fondo.

Passano i minuti, continua a migliorare la manovra atalantina: De Ketelaere servito in area di rigore calcia a botta sicura ma trova Falcone che gli respinge sui piedi, il tap-in del belga da ottima posiziona non inquadra la porta. Ancora Atalanta sugli scudi, alla mezz’ora gran cross dalla sinistra di Ruggeri sul secondo palo per Zappacosta che di piattone dai dieci metri, di poco defilato sulla destra, non trova lo specchio della porta, sprecando la terza ottima occasione da gol nel giro di nemmeno dieci minuti. Poco dopo è Dorgu ad involarsi verso Musso contrastato dal solo De Roon, calciando tuttavia malamente a lato, ma è solo un tentativo isolato del Lecce di tornare in partita, perché in campo c’è solo la Dea che al minuto trentacinque trova il gol del vantaggio: cross di Zappacosta per Retegui, colpo di testa splendidamente parato da Falcone, sulla respinta si avventa Brescianini che spinge in rete il primo gol dell’Atalanta in campionato, e la sua prima marcatura in maglia nerazzurra.

Salita in cattedra l’Atalanta continua a macinare gioco a dispetto di un Lecce che dopo i primi venti minuti si è completamente spento; prima della pausa arriva anche il raddoppio, pennellata di Ruggeri per l’incornata di Retegui che fulmina Falcone e trova anche lui il primo gol in maglia atalantina.

Nella ripresa non cambia proprio nulla, Gotti ci prova inserendo Coulibaly e Banda al posto di Pierret e Tete Morente, e sebbene apra il colpo di testa di Gendrey di poco alto, sono ancora i due nuovi acquisti dell’Atalanta ad essere protagonisti unici della partita. Al decimo Retegui si conquista un calcio di rigore (l’arbitro Massa deve andare al Var) a causa del pestone di Coulibaly ai suoi danni, lo stesso numero 32 nerazzurro calcia centralmente beffando Falcone tuffatosi a destra. Trascorrono altri dieci minuti di completo controllo della partita dell’Atalanta che Brescianini si fa pescare sulla linea della difesa avversaria da Pasalic, controllo del pallone e piattone aperto sul secondo palo che vale il poker e che a venti minuti abbondanti dalla fine del match, ipoteca la vittoria.

La girandola di cambi successiva vede l’esordio in Serie A per Benjamin Godfrey, altro nuovo acquisto entrato al posto di Zappacosta, il classe 2006 Federico Cassa che sostituisce Retegui, mentre esordisce in maglia nerazzurra un altro acquisto estivo, Ibrahim Sulemana, dal Cagliari, che sostituisce Pasalic a cinque minuti dalla fine, insieme ad un altro esordiente, Marco Palestra subentrante per Brescianini.

Il quarto d’ora finale è avaro di occasioni, Pasalic sfiora il 5-0 che salva Gaspar, il Lecce si fa vedere dalle parti di Musso ma senza grandi apprensioni per gli orobici, il 4-0 è sacrosanto e sancisce una prestazione della Dea altisonante e matura, è presto per fare pronostici ma se il chiacchiericcio esterno non distrae una compagine capace di mettere sotto il Real Madrid per un’oretta di gioco, e di imporsi per 4-0 alla prima di campionato in trasferta, il futuro può solo che essere ben augurante.

Foto: Alberto Mariani

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