La tramvia della Valle Brembana non è un sogno o un’utopia, ma un’opera di vitale importanza per una valle intera. È questo il fulcro dell’incontro organizzato il 31 gennaio dal sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, a cui era presente Gianfranco Gafforelli, presidente della Provincia, il presidente della Teb Filippo Simonetti, i consiglieri Provinciali Demis Todeschini e Mauro Bonomelli, oltre a diversi sindaci brembani e alcuni esponenti del Comitato Ferrovia Ambiente Salute della Valle Brembana.
Uno dei temi caldi riguarda la sostenibilità economica del progetto: “il ministero dei Trasporti (con la Regione) ha previsto un finanziamento di 125 milioni di euro per la realizzazione della linea tramviaria T2 Bergamo- Villa d’Almè – spiega Simonetti come riporta Bergamonews.it – Per poter estendere la linea almeno fino a San Pellegrino occorrerebbe puntare sul trasporto delle merci, per rendere il sistema economicamente vantaggioso”.
Un’operazione che – come sottolinea Gianni Scarfone, AD di Te – presenta diversi punti critici, legati soprattutto alla natura del terreno su cui andrebbe a sorgere la tramvia. “Bisogna realizzare un tracciato di percorrenza a due binari, ma, attualmente, l’ex sedime ferroviario non è in grado di ospitarli, per problemi di sicurezza”. “Esistono poi problematiche di natura economica.” aggiunge Scarfone “Nonostante la sostenibilità possibile grazie al trasporto di merci (si pensi alle acque minerali), bisogna ricordare che, ad oggi, il trasporto tramviario di merci non esiste in Italia e, inoltre, bisognerebbe dotarsi di un locomotore che possa muoversi sia si linea tramviaria che ferroviaria”.
Intanto, Carlo Personeni, presidente del Consorzio Bim Bergamo, ha annunciato che “Per la tramvia della Valle Brembana, il Consorzio Bim ha chiesto a Teb di effettuare uno studio di fattibilità per portare il tracciato almeno a San Giovanni Bianco, se non fino a Piazza Brembana. I fondi? Verranno messi a bilancio”:
Un progetto che ha bisogni di riscontri reali, come precisa Giuliano Ghisalberti, vicesindaco di Zogno: “Quella di oggi non è pura e semplice dialettica. Serve infatti una visione d’intenti comune su questa progettazione, un’unione d’intenti su tutte le opere di viabilità che interessano il territorio, da San Giovanni Bianco fino alla Paladina-Villa d’Almè”. Unione d’intenti necessaria per “non isolare la Valle Brembana, anche in ottica produttiva” chiarisce il primo cittadino di San Giovanni Bianco Marco Milesi. La tramvia, insomma, gioca un ruolo sempre più importante nel futuro dell’intera Valle.