Passano gli anni, cambiano i costumi, le abitudini, le persone, i fedeli, ma la Festa della Cornabusa a Cepino di Sant’Omobono Terme si rinnova di anno in anno con il medesimo vigore. E così ieri sera, sabato 7 settembre, il momento più significativo e collettivo della festa, il suo climax, vede ancora la grotta gremita di pellegrini (oltre 850 alla Santa Messa serale, durante la giornata 2.450 ingressi), i falò, le tantissime fiaccole partite – sotto la guida degli Alpini della Valle Imagna – da Cepino, Grumello di Mazzoleni e Costa Imagna ad illuminare i sentieri, quasi a formare una croce ideale in vista del Santuario.
“Siamo qui non soltanto perché Dio e la Madonna ci proteggono ma noi siamo qui perché celebriamo la Madonna Addolorata e vedendo il suo dolore, tenendo fra le braccia il Figlio Morto, vogliamo offrire, mettere sulle sue mani anche i nostri dolori perché sono queste di fatto le motivazione per cui noi cristiani celebriamo Maria come la Beata Vergine Addolorata – spiega nella sua omelia don Emanuele Poletti, rettore Opera Sant’Alessandro accompagnato per la Santa Messa della Vigilia della Solennità della BV Maria Addolorata della Cornabusa, come da tradizione, dai parroci della Valle Imagna – Perché anche noi, come Lei, abbiamo dei dolori, delle sofferenze nella nostra vita. Vorremmo che qualcuno ci sostenesse, ci aiutasse, ci consolasse, intercedesse presso il Padre per noi.
C’è un secondo motivo perché veniamo qui – prosegue don Emanuele -: perché nonostante tutta la scienza, tutta la medicina nella nostra vita a volte ci sono ancora dei dolori che nessuna scienza, nessuna medicina riesce a guarire. Ecco che veniamo qui perché Maria ci può sostenere, ci può consolare, ci può capire. Questo luogo fa luce.
Vorrei chiedere questa sera a Maria che anche per noi possa accadere un miracolo simile a quello della Pastorella sordomuta: ovvero che possiamo tornare ad ascoltare alcune parole e diventare capaci di ridirle con un significato nuovo, una testimonianza nuova. Abbiamo bisogno di fede! Soprattutto oggi, più di ieri, per il nostro domani. Per il bene delle nuove generazioni. Persone capaci di una fede buona, genuina, autentica. E che si questa fede ne siano testimoni autorevoli.
La fede soprattutto nei momenti di difficoltà, di dolore. La fede non toglie il dolore, la fede forse allevia il dolore ma di una cosa siamo sicuri, come diceva Papa Francesco, è capace a volte di trasformare il dolore dell’uomo in qualcosa che può avere senso, significato. Noi oggi abbiamo bisogno di speranza soprattutto per i ragazzi. Noi quando eravamo giovani avevamo voglia di crescere, di diventare grandi per avere in mano la vita, una vita bella, buona, che valeva la pena di essere vissuta; guardavamo al futuro con speranza.”
Oggi, domenica 8 settembre è il giorno della solennità della BVM Addolorata della Cornabusa. Si svolgeranno le Sante Messe per ogni parrocchia della Valle Imagna, dalle ore 7 alle ore 17.30.
- Ore 7.00 Santa Messa con la presenza delle parrocchie di Selino Basso, Mazzoleni e Valsecca.
- Ore 8.00 Santa Messa con la presenza delle parrocchie di Costa e Roncola.
- Ore 9.30 Santa Messa con la presenza delle parrocchie di Bedulita, Capizzone e Strozza.
- Ore 11.00 Santa Messa con la presenza della parrocchia di Cepino, animata dal coro della Cornabusa
- Ore 15 vespro solenne e Benedizione eucaristica
- Ore 16.00 Santa Messa con la presenza delle parrocchie di Locatello, Corna, Fuipiano, Rota e Brumano
- Ore 18.00 Santa Messa con la presenza delle parrocchie di Ponte Giurino, Berbenno, Selino Alto e Blello.
Nei giorni sabato 7 e domenica 8 settembre per i pellegrini sono disponibili bus-navetta per salire al Santuario. Si invita a lasciare le automobili nei parcheggi del paese. Ogni giorno sarà disponibile un sacerdote per la confessione. Domenica 15 settembre, nel ricordo della BVM Addolorata Sante Messe alle ore 8.00, 11.00 e 16.00.