L’Atalanta è distratta, il Como fa il colpaccio: 2 a 3 a Bergamo, inutili i gol di Zappacosta e Lookman

Sconfitta pesante per una brutta Atalanta. Il Como ribalta la Dea e passa per 3 a 2 a Bergamo.
24 Settembre 2024

Sconfitta pesante per una brutta Atalanta. Il Como ribalta la Dea e passa per 3 a 2 a Bergamo nella partita posticipata di 24 ore a causa del maltempo che ha reso impraticabile il terreno del Gewiss nella serata di lunedì 23 settembre.

Il match vede l’esordio di Kossonou, il difensore ivoriano gioca in mezzo alla difesa con Djimsiti dirottato a destra: davanti a lui c’è Bellanova in corsia, Zappacosta a sinistra al posto di Ruggeri. È in panchina anche Lookman, rilevato da Pasalic, mentre Gasperini non rinuncia né a Retegui in attacco, né a De Roon ed Ederson in mezzo al campo. I lariani fanno affidamento su Cutrone come prima punta, supportato da Fadera, Paz e Strefeza. In difesa recupera Dossena che affianca Kempf.

Bergamaschi che affrontano la gara con il piglio giusto e iniziano a tavoletta, soprattutto sulla fascia destra e il tandem De Ketelaere-Bellanova. Proprio il belga entra in area dalla destra e trova Retegui con l’esterno, il centravanti calcia di prima dall’altezza del dischetto e trova la parata di Audero.

Il maggior ritmo orobico è premiato: al 18’ corner dalla destra, palla allontanata dalla difesa biancoblu, Zappacosta al limite dell’area si coordina benissimo e con un destro di prima manda la palla in rete. Bel gol del numero 77, bravo a tenere la sfera radente al terreno di gioco, una saetta su cui Audero nulla può. Paradossalmente, dopo il vantaggio la Dea abbassa i giri e i lariani prendono il comando. Ci prova subito Cutrone, gran destro dal limite su cui Carnesecchi salva con un colpo di reni. Il portiere deve poi distendersi anche su un diagonale di Sergi Roberto: i comaschi chiudono la prima frazione in crescendo, Atalanta che si abbassa troppo e fatica a costruire gioco.

Impressione confermata dai primi 15 minuti della ripresa. Dopo 22’ secondi il Como pareggia. Sergi Roberto libera di tacco Strefezza, il sette entra in area e calcia di mezzo-collo destro trovando l’angolo lontano. Il vento ora è tutto a favore degli ospiti: Nico Paz calcia da fuori, la conclusione è destinata ai tabelloni, ma viene deviata da Kolasinac e spiazza un incolpevole Carnesecchi. Como fortunato ma più determinato e in vantaggio, l’Atalanta non c’è.

Lancio lungo per Fadera, l’attaccante entra in area, ubriaca De Roon andando prima sul mancino, poi sul destro con il quale fredda il portiere bergamasco. 3 a 1 e partita ribaltata, orobici spettatori del proprio destino. I cambi di Gasperini (Brescianini per Pasalic già a inizio ripresa) non hanno effetto: Lookman è sempre triplicato, Samardzic e Cuadrado provano ad inventare qualcosa. È significativo che la chance più grossa sia un missile da fuori di Kossonou su cui Audero si salva ad una mano. C’è tempo solo per l’esordio di Vlahovic in Serie A con la Dea, il serbo si guadagna calcio di rigore al 96’ e Lookman lo trasforma, ma è troppo tardi.

Cala il sipario su una brutta sconfitta: viene da chiedersi l’origine di una prestazione tanto sciapa, la perfetta antitesi di quanto fatto vedere solo quattro giorni contro l’Arsenal. C’è sicuramente la stanchezza fisica e mentale, ma quel che manca più di tutti sono l’intensità e la cattiveria, che non possono essere esclusive solo delle partite europee.  La squadra è apparsa ferma e senza idee, priva anche di un leader in grado di trascinarla oltre l’ostacolo: non può fisiologicamente essere sempre Lookman. Urge ritrovarsi già da sabato 28: il calendario segna la trasferta a Bologna contro i rossoblù, servirà un’altra Dea.

atalanta como2 - La Voce delle Valli

Foto: Alberto Mariani

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