Straripante Dea: i bergamaschi rifilano un pokerissimo al Genoa, 5 a 1 e Retegui assoluto protagonista con una tripletta. Pensare che, in sette partite di Serie A, ha già segnato quanto aveva fatto proprio con i rossoblù durante l’intero campionato scorso (7 gol). Al fischio iniziale, l’Atalanta rinuncia a Djimsiti e, all’ultimo, anche a Kossounou. Gasperini deve quindi riproporre De Roon come difensore di destra, al centro invece torna Hien. Pasalic affianca Ederson, Samardzic riposa in panchina perché l’attacco è un tridente puro Lookman-De Ketelaere-Retegui. Anche il Grifone fa i conti con le assenze. Vitinha si schiera vicino a Pinamonti per un doppio terminale offensivo, mentre il folto centrocampo vede Miretti-Bohinen-Thorsby.
Il pressing bergamasco funziona sin dalle prime battute, obbligando la squadra rossoblù a rilanci in avanti che spesso non trovano gli attaccanti. Primo squillo con Hien che su corner dalla sinistra salta bene ma manda fuori di testa, l’Atalanta sembra comunque più in partita. Al limite dell’area, Ederson tocca di prima perfettamente per l’inserimento di Lookman, il nigeriano crossa al centro e Retegui in estirada si avventa sulla sfera battendo Gollini in uscita.
Gol dell’ex per l’attaccante e Dea avanti dopo un’ottima azione veloce. Lo stesso Lookman avrebbe l’occasione per segnare alla mezzora in un’azione simile, ma stringe troppo il destro e colpisce Gollini che era uscito alla disperata. Orobici però ben posizionati, il Genoa fa fatica ad innescare i propri attaccanti con la manovra dal basso, ricorrendo spesso ai cross di Martin sulla sinistra.
L’Atalanta indirizza la partita già nel primo quarto d’ora del secondo tempo. Al 50’ Ederson calcia da fuori, Gollini respinge in tuffo e Retegui arriva veloce sul tap-in, doppietta e 2 a 0. I ruoli di fatto si invertono dieci minuti dopo: grande azione palla terra, Ederson apre per Lookman, da questi Retegui che fa perno al limite e serve ancora Ederson, il brasiliano entra in area e lascia partire un missile che colpisce la traversa e si infila in porta. La Dea non smette di spingere, Pasalic e poi ancora Ederson avrebbero l’occasione per il poker, poi entrano Zaniolo e Samardzic. Proprio il serbo tenta una conclusione deviata da Vogliacco, Chiffi non si accorge di nulla ma il difensore tocca chiaramente la palla con il braccio.
L’arbitro viene chiamato al monitor e assegna un rigore inevitabile, Retegui dal dischetto spiazza Gollini, non esulta ma fa tripletta e 4 a 0. Risultato ormai in ghiaccio, i ritmi si abbassano, ma i padroni di casa non sono sazi. Zaniolo prende l’esterno del palo dopo una percussione centrale, poi De Roon decide di tirare fuori il coniglio dal cilindro al minuto 80. Corner dalla sinistra allontanato dalla difesa genoana, l’olandese dai venticinque metri calcia al volo con il destro e trova una rete splendida, la prima di questa stagione per lui: pokerissimo bergamasco. Prima della fine, c’è tempo per gli ingressi di Palestra, Vlahovic e Sulemana, prima del gol della bandiera firmato Ekhator. Il giovanissimo genoano trova la rete a tu per tu con Carnesecchi, di fatto l’unica, piccola sbavatura in una partita dominata dall’Atalanta.
Orobici bravi prima a controllare, poi ad affondare con decisione nella difesa avversaria, trovando anche azioni di ottima fattura e trame interessanti. Inutile citare Retegui come MVP, prestazione perfetta condita da una tripletta, un assist e tanto gioco creato. Bene anche i subentranti, bravi a far tenere alta la guardia, almeno fino al 5 a 0. Ora qualcuno potrà godersi il riposo, altri partiranno con le rispettive nazionali. Per tutti, l’appuntamento è a domenica 20 a Venezia, con l’obiettivo di rilanciarsi ancora.