In questi giorni, diversi cittadini della Valle Brembana hanno segnalato sui social la consegna di pacchi in contrassegno (da pagare in contanti al corriere) che però non contengono nulla e che vengono evidentemente recapitati da dei truffatori per estorcere denaro ai malcapitati di turno.
Insomma, un altro caso che dimostra come il mondo degli acquisti online nasconda moltissime insidie. Anche se, in questo caso, è bene dirlo, il pacco truffa non è nemmeno oggetto di un ordine su una qualche piattaforma di e-commerce, ma arriva senza che nemmeno il “destinatario” se lo aspetti.
Qualcuno, ironizzando in un post di segnalazione sul gruppo Facebook “Valle Brembana di tutto di più” ha scritto: “Il mio di pacco valeva 600 euro, gli ho detto che glielo regalavo, di tenerselo, o di consegnarlo ad altri che ne avessero bisogno”; mentre un altro utente ha commentato: “Certo che ne inventano di modi per truffare la povera gente”. “Magari i truffatori – replica un altro utente – sono gli stessi che vendono e poi spacciano i pacchi vuoti. Io ho acquistato delle scarpe su una nota piattaforma di oggetti di seconda mano e mi sono arrivate tutte rotte. Ho acquistato una giacca su un popolare sito di e-commerce e me ne è arrivata un’altra, orribile! I corrieri non sanno cosa consegnano. Solo devono consegnare e farsi pagare per conto del venditore. Non acquisto più niente online, la maggior parte delle cose sono da buttare!”.
È fondamentale condividere le proprie segnalazioni e rimanere vigili. Per evitare di cadere in trappola è consigliabile controllare sempre le informazioni sul mittente e, in caso di pacchi inattesi, rifiutare la consegna ed avvertire le autorità competenti.
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