Un libro sull’esperienza della fisioterapia alla Quarenghi: Genesis premia Valentina Bottini

Sabato 26 ottobre, al Santuario della Madonna della Cornabusa, Valentina Bottini riceverà la prima edizione del “Premio Arte e Cultura” indetto dall'Associazione Genesis di San Pellegrino Terme.
24 Ottobre 2024

Kafka scriveva che “un libro deve essere un’ascia per rompere il mare ghiacciato che è dentro di noi”. Ed è quello che è riuscito a fare Valentina Bottini (in foto con, da sx: il dottor Giampietro Salvi, l’infermiera Paola Bettineli e il fisiatra Massimo Piga), 37 anni di Busto Arsizio , con il suo libro “Anche io salto i crepacci – Storia ed esercizi di un bruco diventato farfalla” che racconta, non senza un po’ di ironia, le sedute di fisioterapia con Mattia (che ha collaborato alla realizzazione del libro), i successi e le difficoltà, presso l’Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino Terme nel 2021.

Un “manuale pratico autobiografico” – come lo ha definito la stessa autrice – che ha l’obiettivo di sensibilizzare circa l’importanza della fisioterapia nelle persone affette da Atassia di Friedreich, rara malattia neurodegenerativa con cui Valentina convive dall’età di 12 anni. “Tra una lezione di fisioterapia e l’altra mi annotavo quello che accadeva e poi mettevo tutto nero su bianco – spiega Valentina – Ogni esercizio raccontato nel libro è legato ad una mia esperienza. Il mio obiettivo era quello di proporre un contenuto leggero, ma al tempo stesso capace di far riflettere e che potesse aiutare altre persone affette da Atassia, come me.  Una volta scritto l’ho fatto leggere ad altri pazienti ricoverati all’Istituto Quarenghi, ho raccolto le loro impressioni e infine l’ho pubblicato a settembre dell’anno scorso. Non pensavo sarebbe piaciuto tanto, mi fa molto piacere questa attenzione.

La metafora del bruco? Tutti noi, durante momenti difficili, siamo come dei bruchi di fronte ad un crepaccio. Ma solo trovando la forza di superare le difficoltà ci trasformiamo in farfalle e riusciamo a spiccare il volo”. Proprio come ha fatto Valentina.

Per questo suo impegno letterario, Valentina, sabato 26 ottobre, al Santuario della Madonna della Cornabusa di Sant’Omobono Terme, riceverà, dopo la Santa Messa delle ore 18, la prima edizione del “Premio Arte e Cultura” indetto dall’Associazione Genesis di San Pellegrino Terme. A seguire la presentazione del libro al museo della Cornabusa.

“Il percorso di Valentina è un importante esempio dell’efficacia della biblioterapia e della scrittura terapeutica, ovvero quando, attraverso la lettura e/o la scrittura, si ottiene benessere psicologico liberandosi da ansia, paura e stress. È il potere dell’arte che diventa veicolo terapeutico” spiega il dottor Giampietro Salvi, neurologo presso l’Istituto Clinico Quarenghi e presidente dell’Associazione Genesis di San Pellegrino Terme.

Ma la scrittura, nella vita di Valentina, va anche oltre il libro: scrive articoli per ilBustese.it, giornale di Busto Arsizio, dove segue soprattutto tematiche sociali: “Mi piace fare collegamenti, raccontare storie. Approfondire. Quando scrivo mi sento più leggera, più libera – racconta – Amo anche leggere, soprattutto scrittori del 900 come Quasimodo e Ungaretti o autori emergenti”. E poi ci sono le poesie: Valentina ne ha scritte circa 70 e le vorrebbe raccogliere in un libro. Alcune sono già state pubblicate su alcuni volumi insieme a quelle di altri poeti emergenti e si trovano anche su YouTube.

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