Miniere di Dossena: 270 mila euro per valorizzare la parte più antica, usata già dai Romani

Regione Lombardia ha investito, dal 2022 a oggi, più di 7 milioni per valorizzare il patrimonio minerario dismesso. Anche le miniere di Dossena.
31 Ottobre 2024

Regione Lombardia, grazie al ‘Piano Fontana’, ha investito, dal 2022 a oggi, più di 7 milioni per valorizzare il patrimonio minerario dismesso, con l’obiettivo di creare dei veri e propri parchi geominerari. Tra questi anche le miniere di Dossena. Durante la giunta regionale di oggi, giovedì 31 ottobre, è stato approvato il nuovo regolamento volto a definire meglio le procedure per valorizzare ulteriormente l’ingente patrimonio regionale dei siti minerari, anche per le porzioni dismesse delle miniere ancora attive.

“Entrare nelle ex miniere – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maionesignifica fare un viaggio nel cuore della Lombardia. Ho provato personalmente ed è un’esperienza straordinaria. Abbiamo realizzato percorsi di valorizzazione scientifica, turistica, sportiva, culturale e sociale, nel rispetto delle necessità di conservazione e di tutela delle strutture. Ogni anno migliaia di persone visitano questi siti che sono fonte di conoscenza scientifica e soprattutto sanno suscitare emozioni straordinarie”.

“Il turismo minerario è una nicchia in forte espansione in Italia e come Regione Lombardia abbiamo voluto ridare vita a siti dismessi, riconoscendo loro l’importante valore storico e culturale che rappresentano. Il nostro patrimonio minerario è, sì, ricchissimo, ma servono risorse importanti per salvaguardarlo e al tempo stesso renderlo appetibile per il turista” sottolinea il consigliere regionale Jonathan Lobati.

Con la prima tranche di finanziamenti da quasi 6 milioni di euro, nel 2022, sono stati recuperati dodici siti: Lanzada (SO), Primaluna (LC), Collio (BS), Gorno (BG), Dossena (BG), Pezzaze (BS), Abbadia Lariana (LC), Schilpario (BG), Oneta (BG), Malonno (BS), Valtorta (BG) e Valvarrone (LC). Con il finanziamento del 2024, da circa 1.5 milioni, si sono aggiunte anche la miniera Quattrossi di Pisogne (BS) e la miniera di Besano (VA).

I fondi sono serviti, oltre che a mettere in sicurezza i siti e le vie di accesso, anche a finanziare mezzi per agevolare le visite, come trenini elettrici per accompagnare i visitatori, carrelli per persone con disabilità motorie. E’ stata inoltre finanziata l’installazione di simulatori virtuali per effetti visivi e sonori, proiettori, sistema audio diffusore, audio guide multilingue, realizzazione di filmati e documentari da proiettare.

La valorizzazione messa in atto da Regione Lombardia ha lo scopo di salvaguardare questi luoghi, che sono testimonianza della vita economica e sociale nella storia della nostra regione. I siti minerari non più attivi rappresentano una ricchezza culturale, tutelata con un’apposita legge regionale per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e di promozione della rete nazionale dei musei e dei parchi minerari.

“Miniere, grotte e gallerie naturali – ha concluso l’assessore – hanno da sempre un fascino misterioso. Un passaggio dalla superficie della terra al sottosuolo che conduce inevitabilmente ad un contatto diretto con l’intima natura di un territorio. Sono state realizzate attività di comunicazione rivolte alle scuole e ai turisti italiani e stranieri”.

Per quanto riguarda Dossena, oggetto del finanziamento è l’area mineraria del monte Predozio e monte Vaccareggio. Il 28 ottobre 2024 è stata rilasciata l’autorizzazione alla valorizzazione dell’area. Entro la prima metà del mese di novembre si procederà con la sottoscrizione della convenzione ai fini del riconoscimento del contributo di euro 270.000. Miniera di fluorite già valorizzata denominata Paglio Pignolino. Intervento finanziato: Integrazione dell’offerta storico-culturale ed ambientale, estendendo le attività fruitive anche nell’area del ‘Monte Pedrozio – Monte Vaccareggio’ che è quella più antica del territorio comunale con escavazioni che risalgono almeno al periodo Medioevale (e forse anche Romano). Sono previsti studi ed approfondimenti di carattere archeologico, minerario e archeo-giacimentologico e la realizzazione di un percorso fruitivo con sentiero naturalistico-minerario-storico e cartelloni illustrativi.

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