Lavori difformi e sanzioni per la strada verso Torcola, scintille in consiglio a Moio de’ Calvi

Una seduta di consiglio dai toni accesi a Moio de’ Calvi, con un confronto serrato che ha fatto emergere criticità inedite legate al progetto della strada agrosilvopastorale denominata 'Strada Granda', utile all’accesso verso il Monte Torcola.
7 Marzo 2020

Una seduta di consiglio dai toni accesi a Moio de’ Calvi, con un confronto serrato che ha fatto emergere criticità inedite legate al progetto della strada VASP (Viabilità Agro Silvo Pastorale) denominata “Strada Granda”, utile all’accesso verso proprietà ed alpeggi sul Monte Torcola

In apertura la maggioranza guidata dal sindaco Alessandro Dimitri Balestra ha proposto la conferma delle aliquote relative all’addizionale IRPEF (5 per mille) ed all’IMU (9 per mille per fabbricati (escluse abitazioni principali) ed aree edificabili, 10,6 per mille per aree produttive). Un punto approvato con l’astensione del gruppo di minoranza “Moio per te” che ha ipotizzato come una diversa destinazione delle disponibilità di bilancio (punto successivo all’ordine del giorno) avrebbe probabilmente consentito di ridurre l’imposizione tributaria a carico dei cittadini.

Il primo cittadino ha successivamente presentato la Nota di Aggiornamento DUP 2020-2022 “uno strumento che ha il compito de segnalare le scelte amministrative su cui intendiamo lavorare nel prossimo triennio”. Balestra si è soffermato sul Piano triennale delle opere pubbliche, che prevede complessivamente ben 1.650.000 euro di investimenti nel triennio, di cui 1.250.000 nel solo anno in corso. Fra i progetti “che realizzeremo nei prossimi mesi” ci sono 400.000 euro per la sistemazione di Piazza IV Novembre, 150.000 euro per la realizzazione di campi da allenamento per moto da trial, 250.000 euro per la rete di raccolta delle acque meteoriche, 450.000 per la riqualificazione del Lago Bernigolo, 250.000 euro per il rifacimento del Baitone ricovero animali sul monte Toracchio (crollato anni fa a causa della neve) e 150.000 euro per l’ampliamento del piano terra del Municipio, che ospita il Ristorante “La Mela”. 

“L’impressione – è stato il rilievo del consigliere di minoranza Giambattista Gherardiè che siamo difronte a pura propaganda, ad un libro dei sogni che ipotizza lavori nei prossimi mesi senza alcuna strategia che riconduca ad un piano d’azione complessivo per lo sviluppo del paese e per le reali necessità dei cittadini residenti”. “Quali sono i progetti reali per queste opere, sono essi nero su bianco?” è stata la domanda perentoria di Gherardi. Balestra ha confermato che attualmente non vi è evidenza di progetti specifici e ancor meno di studi di fattibilità, che la legislazione nazionale, dal 2015, richiede solo (per comuni come Moio) per opere che superino un valore singolo di 1.000.000 di euro. “La nostra visione – ha aggiunto il primo cittadino – punta ad un modello diffuso e condiviso a più livelli che porterà alla creazione di una Cooperativa di Comunità, nella quale integrare servizi di ogni tipo, che vadano dal negozio di vicinato ai servizi turistici, come il noleggio di ebike. Piazza IV Novembre in questo senso sarà il fulcro di una nuova fase che ci impegnano a realizzare. I cittadini ci giudicheranno sui fatti e non sui progetti che avremo messo o meno nero su bianco”.

Prima dell’approvazione del bilancio di previsione c’è stato l’intervento del consigliere di maggioranza Alberto Calvi (già vicesindaco ed oggi delegato al territorio ed agli interventi montani) che rivolgendosi a Gherardi lo ha invitato a evitare rilievi eccessivamente minuziosi. “Sembri un guerriero della notte – ha detto Calvi – ma anche tu sei stato sindaco di Moio (dal 2004 al 2009 ndr) ed avrai fatto i tuoi errori. Noi abbiamo vinto le elezioni per due volte e quindi dovresti avere un atteggiamento più tranquillo”. “Non accetto lezioni – ha replicato Gherardi, che ha definito Calvi “profesùr” – soprattutto quando sono in gioco l’amor di verità, la correttezza istituzionale e il rispetto della gente di Moio”.

Sul bilancio il consigliere Paolo Agape ha segnalato gli interventi (di relativa entità) effettuati su spese ed entrate correnti, annunciando a breve una revisione puntuale delle tariffe TARI. Il capogruppo di minoranza Edoardo Sesini ha rimarcato come in tempi di concreta e diffusa difficoltà (lavoro e servizi in valle, ma anche emergenza coronavirus) si sarebbe aspettato un bilancio più attento al sociale e meno legato ad interventi strutturali che superano per il solo 2020 un valore di 1.250.000 euro. Il bilancio (2.465.755 euro di spese complessive) è stato approvato a maggioranza. Le polveri si sono definitamente infiammate nell’ultima parte di seduta, quando la minoranza ha proposto due distinte interpellanze.

La prima, illustrata dal consigliere Gherardi, riguardava la strada VASP “Strada Granda” verso il monte Torcola. Ponendo una serie di precise domande il consigliere ha segnalato l’amarezza del suo gruppo nell’aver riscontrato che la narrazione proposta dal sindaco in consiglio comunale nell’agosto 2019 “abbia omesso elementi sostanziali a livello fattuale ed economico”, rilevati con specifici accessi agli atti.

Il sindaco ha proposto la propria replica dando lettura di un’articolata relazione dattiloscritta, ricca di dati, riferimenti normativi e amministrativi. Ha innanzitutto snocciolato i dati economici: 84.000 per il primo lotto (dal Curto alla località Pianirola, completato nel 2016), 195.000 euro per il secondo lotto, 49.450 euro per il relativo tracciolo (compensato con la cessione del legname all’impresa), 290.000 per il terzo lotto, 80.000 euro per opere di ingegneria forestale e 58.000 euro per compensazioni ambientali. Un totale di circa 760.000 euro, che il sindaco ha ridotto a 674 escludendo dal calcolo il primo lotto (“fu intervento di compensazione ambientale”) “e che con i ribassi d’asta dovrebbe ulteriormente sarà ulteriormente ridotto a 498.000 euro. L’unico finanziamento ad oggi acquisito per la strada è quello di 250.000 euro concesso dal GAL Valle Brembana sulla misura 4.3.1”. 

Balestra ha poi ammesso che il procedimento amministrativo legato alla strada (di cui è stato progettista e direttore lavori sino alla primavera 2019, dimettendosi per poter assumere la carica di sindaco) ha visto attuati processi sanzionatori che hanno coinvolto Parco delle Orobie, Comunità Montana Valle Brembana, Carabinieri Forestali, Procura della Repubblica e Sovrintendenza Regionale. “Il Comune ha ricevuto due distinte sanzioni del Parco delle Orobie per il rispettivo importo di 34.206,35 euro ed 11.106,18 euro, ed un’ulteriore sanzione (per competenza) dalla Comunità Montana Valle Brembana di euro 3.532 euro. Importi che abbiamo ritenuto di non inserire nel bilancio, in quanto il Comune ha presentato opposizione e contiamo che le sanzioni possano essere annullate”. Il consigliere Gherardi ha sottolineato come le difformità dal progetto iniziale siano state rilevate sul posto dagli enti preposti e sostanzialmente confermate da una perizia giurata del tecnico comunale di Moio de’ Calvi, firmata il 24 giugno 2019. “E’ un testo che il professionista ha ripreso dalle mie documentazioni progettuali – ha affermato Balestra – e le difformità hanno di molto migliorato pendenze, numero e raggi di curvatura dei tornati ed il prolungamento di percorso è stato di 150 metri. Ritenevamo di poter intervenire con una variante in corso d’opera”. 

Gherardi si è detto dubbioso su questa interpretazione. “Ci stiamo dicendo che il progetto non aveva valutato al meglio il percorso e che le modifiche “migliorative” sono state effettuate in aree tutelate senza sottoporsi alle precise autorizzazioni previste dalla legge. Il Parco delle Orobie ha richiesto integrazioni documentali “per discrepanze tra quanto rappresentato sulle tavole consegnate e l’attuale stato di fatto” ed ha emesso sanzioni che ora graveranno sul Comune, oltre ai costi dell’opera”. Balestra non ha escluso, qualora le sanzioni fossero confermate, “di rivalersi su terzi (senza identificarli) per evitare al Comune il danno erariale”.

Un’ultima parte di discussione ha riguardato la convenzione del 2018 con il Comune di Valnegra che (essendo la strada in molta parte sul suo territorio) deve partecipare al 50% alle spese. “C’è un delta ampio fra quanto preventivato e quanto effettivamente sostenuto a livello di costi – ha detto l’ex sindaco Paolo Agape. Non avendo disponibilità finanziaria Valnegra, Moio (in veste di capofila) ha anticipato le spese. A consuntivo, conclusi i lavori quantificheremo il dovuto e le modalità di riscossione”. Il gruppo di minoranza si è detto non soddisfatto delle risposte ottenute all’interpellanza e chiesto una puntuale verbalizzazione l’acquisizione agli atti della relazione letta dal sindaco. Questi ha posto il proprio rifiuto, avvalendosi della facoltà concessa dal regolamento comunale di risposta orale.

Un ultimo punto ha riguardato l’unico negozio di vicinato del paese, chiuso dall’aprile 2018. La minoranza ha lamentato una sostanziale immobilità dell’amministrazione, nonostante quanto promesso in campagna elettorale ai cittadini. “Nelle ultime settimane – hanno detto il sindaco ed il consigliere Agape – abbiamo ipotizzato un gruppo di lavoro sul tema, che al momento ha il proprio nucleo nella giunta comunale. Puntiamo al progetto di cooperativa di comunità ed abbiamo richiesto appuntamenti a Confcooperative e Centro Servizi per avere consigli. Non abbiamo emesso bandi o sollecitato manifestazioni pubbliche d’interesse in quanto è tuttora in essere il contratto di affitto dei locali con la precedente titolare del negozio”.

Anche in questo caso la minoranza non si è detta soddisfatta. A margine della seduta i consiglieri di minoranza hanno preannunciato ulteriori approfondimenti ed interrogazioni a risposta scritta relativamente alla questione della strada.

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