È finito dietro le sbarre M.F. 52 anni, originario di Napoli, l’uomo che ha truffato un’anziana signora di San Pellegrino Terme di 78 anni giovedì 21 novembre, estorcendole gioielli e 4 mila euro.
La tecnica per truffare la donna è sempre lo stessa: un sedicente avvocato contatta telefonicamente la vittima dicendole che il figlio ha causato un (finto) incidente e le chiede di preparare una grossa cifra di denaro, in contati, che il legale consegnerà al figlio per “sistemare” alcuni aspetti burocratici dell’incidente.
Ovviamente non si è verificato nessun incidente. La cifra chiesta alla signora di San Pellegrino era di 8.900 euro. Cifra che la donna non possedeva, ma il finto avvocato l’ha rassicurata dicendo: “Signora, le anticipo io 1.700 euro, poi passerà mio nipote a casa sua a prendere il denaro e i suoi gioielli, che potrà poi recuperare alla stazione dei carabinieri”.
Successivamente un finto carabiniere ha contattato la signora sul cellulare, confermando la versione dell’avvocato fasullo e tenendo così occupata la linea telefonica della pensionata. A quel punto, verso le 11.30 del mattino, M.F. si è presentato a casa dell’anziana, che ha consegnato al lestofante 4 mila euro e i gioielli tenuti in casa.
Ad insospettirsi in merito all’accaduto una nipote dell’anziana, che ha poi contattato le Forze dell’Ordine. Ricevuta la segnalazione, i Carabinieri di Zogno si sono quindi appostati lungo la statale e, all’altezza della Grotte delle Meraviglie, a Zogno, hanno fermato l’uomo.
Venerdì mattina l’uomo è comparso davanti al giudice, a cui ha dichiarato di non avere una dimora fissa e di essere stato “assoldato” da un gruppo per raccogliere del denaro. Queste le parole dell’uomo: “Sono una pulce, trovate l’ape regina”. L’arresto è stato convalidato ed è stato disposto il carcere, visto che l’uomo era in possesso di altra refurtiva. Il processo è stato rinviato al 4 dicembre.