L’Atalanta domina a Berna e in Champions League strapazza lo Young Boys, 6 a 1 con una doppietta di De Ketelaere e di Retegui, oltre alle marcature di Kolasinac e di Samardzic. Successo roboante, nonostante i bergamaschi si fossero presentati con un ampio turnover. Bellanova è acciaccato e va in panchina, lo sostituisce Cuadrado. Ederson è squalificato, al suo posto c’è Pasalic. Rientra Kolasinac che gioca sulla sinistra. La turnazione più importante è però in attacco: riposa Lookman, al suo posto c’è Brescianini accanto a De Ketelaere dietro a Retegui. Lo Young Boys schiera invece l’ex Colley sulla sinistra, Monteiro è l’ala destra e Ganvoula la prima punta. Fuori invece Imeri a centrocampo, a lui gli svizzeri preferiscono Niasse.
Gli svizzeri iniziano subito con un pressing forte e insistente, ma è l’Atalanta a battere il primo colpo. Palla recuperata a metà campo, De Ketelaere imbuca subito per Retegui, il quale entra in area e con un destro preciso trova il suo primo gol in Champions League. Il vantaggio orobico dura meno di due minuti. All’ undicesimo i gialloneri guadagnano corner dalla sinistra, Ungrinic batte benissimo trovando Ganvoula che colpisce forte di testa e Carnesecchi può solo toccare prima che la sfera finisca in gol. Il pareggio assesta le squadre, Young Boys che si difende soprattutto sul proprio fianco sinistro, dove Cuadrado e De Ketelaere imperversano. È il belga a trovare la rete del 2 a 1 alla mezzora: corner basso dalla sinistra di Ruggeri, Kossounou prolunga, De Ketelaere in piena area controlla e calcia subito di mancino, sorprendendo Von Ballmoos che non riesce a respingere.
Secondo vantaggio per la Dea che vive il proprio momento migliore e sfiora il tris già un minuto dopo, quando Cuadrado trova una gran botta al volo di destro da posizione defilata, questa volta il portiere avversario è attento. La terza rete è solo rimandata: recupero in mezzo al campo di Kolasinac che tocca per Retegui, il quale serve De Ketelaere appena oltre la linea di mezzaria. Il belga imbecca di prima ancora per Kolasinac, il quale arriva a tu per tu con Von Ballmoos e lo fredda di mancino al termine di un’azione esaltante. Quando gioca a mente libera, l’Atalanta sa fare male in ogni modo: Ruggeri fa correre ancora De Ketelaere nell’insolita posizione di ala sinistra. L’ex Bruges non ha problemi, avanza e mette in mezzo per Retegui, che con la punta allunga la sfera oltre il proprio marcatore e di mancino segna a distanza ravvicinata al minuto 40. Primo tempo che si chiude sul 4 a 1 per i neroazzurri.
Lo spartito non cambia nella ripresa, con i bergamaschi saldamente in controllo del gioco. Anzi, al 56’ arriva anche la doppietta per De Ketelaere, che si accentra sulla destra e prova il tiro dal limite, conclusione deviata che spiazza il portiere avversario. Pokerissimo che permette a Gasperini di fare qualche cambio: entrano Samardzic e Zaniolo, poi anche Palestra, Toloi e Godfrey.
La Dea ha ancora un paio di occasioni: un tiro di Ruggeri respinto dalla difesa e un mancino di Samardzic alzato in angolo da Von Ballmoos. Il portiere si deve però inchinare al 91’, quando il serbo parte da destra, salta un uomo, entra in area, ne salta un alto, fa tunnel con la suola a un terzo e chiude il mancino sul primo palo.
Cavalcata che suggella perfettamente il risultato di 6 a 1 in una notte di Champions dominata dall’Atalanta. Quasi inutile citare gli ovvi migliori in campo (De Ketelaere e Retegui), ma va nominato Hien insieme agli esterni Ruggeri e Cuadrado, che ha dimostrato una freschezza impressionante. Altro fattore decisivo è la lunghezza della rosa, che permette rotazioni ampie anche in vista dell’impegno di lunedì 2 dicembre contro la Roma, una sfida mai banale per la Dea.