A Santa Brigida il torrente che causa alluvioni torna a cielo aperto: sopralluogo di Lobati e Comazzi

Il torrente locale intubato negli anni scorsi causa alluvioni. Grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia da 1 milione e 60 mila euro tornerà a cielo aperto.
6 Dicembre 2024

Sopralluogo del consigliere regionale Jonathan Lobati con l’assessore regionale al Territorio, Gianluca Comazzi, e il sindaco Manuel Rossi ieri, giovedì 5 dicembre, a Santa Brigida, dove il torrente locale intubato negli anni scorsi causa alluvioni. Spazi troppo stretti per contenere il corso d’acqua, che grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia da 1 milione e 60 mila euro tornerà a cielo aperto.

Il tubo di cemento creato nel corso degli anni ha cominciato a creare problemi nei mesi scorsi: in caso di forti piogge il tombotto cede e si ottura facendo fuoriuscire l’acqua sulla strada. I lavori permetteranno quindi al torrente di “tornare a respirare” e sarà intubato solo in alcuni tratti, con una sezione maggiore e ispezionabile. Il progetto esecutivo dovrebbe partire già entro la fine dell’anno con inizio lavori previsti per l’estate prossima e fine lavori nei primi mesi del 2026.

“Quello di Santa Brigida – spiega il consigliere Lobati rappresenta un caso studio: solitamente si mettono nei tubi i corsi d’acqua, cosa che, però, spesso causa problemi idrogeologici. Qui si farà il contrario: una buona pratica che è stata apprezzata dalla Regione e potrebbe fare da esempio per altre situazioni simili“.

“L’intervento che andremo a realizzare nella Valle Sgavada – spiega l’assessore Comazzirappresenta un enorme passo in avanti per la sicurezza della popolazione e la mitigazione del rischio idrogeologico, oltre ad apportare indubbi benefici dal punto di vista ambientale.

La rimozione del tombinamento del torrente nella parte mediana della valle garantirà anche il deflusso idraulico e l’eventuale trasporto di materiale liquido – solido, rimuovendo le criticità che si sono presentate a seguito degli eventi alluvionali del 12 luglio e del 13 agosto scorsi.

Questo importante progetto sarà il primo di una serie di interventi che andremo a effettuare in futuro in altre zone della Lombardia, in ottica di prevenzione, tutela del territorio e difesa del suolo”.

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