Una brutta Atalanta pareggia contro l’Udinese, 0 a 0 con pochi guizzi orobici

L’Atalanta ingolfata si ferma allo 0 a 0 contro l’Udinese, con Carnesecchi protagonista di una grande prova, a differenza del resto della squadra.
11 Gennaio 2025

L’Atalanta ingolfata si ferma allo 0 a 0 contro l’Udinese, con Carnesecchi protagonista di una grande prova, a differenza del resto della squadra, nella quale Scalvini torna a giocare in difesa, al suo fianco Djimsiti sostituisce Hien (diffidato). Zappacosta rileva Ruggeri sulla corsia di sinistra, mentre il mancato recupero di Retegui disegna ancora un’Atalanta dall’attacco leggero Lookman-De Ketelaere, con Pasalic sulla trequarti. Anche l’Udinese soffre la penuria di centravanti e adotta un tandem offensivo basato sulla tecnica: Lucca è squalificato, Davis infortunato, spazio allora a Thauvin e a Sanchez. Dietro di loro, un folto centrocampo con Lovric, Payero e Karlstrom.

Per i primi 20 minuti di gioco, l’emozione più grande è l’impatto in corsa testa-contro-testa di Djimsiti e Ehizibue. Il 19 deve uscire a causa di un trauma cranico, entra Hien al suo posto. È lo spartiacque del primo, perché l’Udinese inizia a premere con maggiore coraggio, riuscendo a gestire il gioco e rendersi pericolosa in avanti. Come alla mezz’ora, quando Sanchez batte un corner dalla destra, Bijol incorna in area e piccola e Carnesecchi respinge in due tempi.

L’Atalanta è in difficoltà, non riesce a rendersi pericolosa e appena supera la metacampo udinese finisce imbottigliata tra tre giocatori avversari: soprattutto, manca un uomo che imposti il gioco. I friulani prendono fiducia e non trovano il vantaggio solo per questione di centimetri. A un minuto dal 45’ Kamara crossa, Sanchez la gira di testa e colpisce il palo lontano, poi la sfera gli ritorna ma da pochi passi calcia sulla traversa, sul tap-in arriva Lovric, il cui tiro è centrale e finisce addosso a Carnesecchi.

Primo tempo a reti bianche solo per pura casualità, ma è chiaro che qualcosa, nei bergamaschi, non stia funzionando. Sensazione che prosegue anche nella ripresa, aperta subito da un altro spavento: appoggio corto di testa di Hien per Carnesecchi, costretto a uscire e a spazzare palla appena fuori area, palla poi presa da Sanchez che viene steso da Kolasinac al limite.

La punizione di Thauvin, però, finisce alta. Gasperini corre ai ripari, entra Kossounou e la Dea si ridisegna in un 4-3-1-2. Una mossa che funziona, perché quando entrano anche Samardzic e Zaniolo i bergamaschi sembrano un po’ meno in difficoltà. L’Udinese cala di ritmo, la partita si spegne e i padroni di casa hanno addirittura l’occasione per vincerla al minuto 94, ma la girata di Samardzic viene parata in tuffo da Sava.

Sarebbe stata una ricompensa eccessiva, per una partita in cui gli orobici hanno faticato in larga parte. Poche le cose che hanno funzionato, per una partita da archiviare al più presto per guardare alla prossima, ancora contro bianconeri: questa è volta è la Juventus ospite a Bergamo, servirà un altro tipo di prestazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross