L’Atalanta si fa male da sola e cade in casa contro il Napoli, che rimonta e poi vince per 3 a 2, inutili i gol di Retegui e Lookman a fronte di una retroguardia quantomai lacunosa. In effetti la scelta, in difesa, è praticamente obbligata: giocano Djsmisiti (insolitamente a destra), Hien e Scalvini, poiché Kolasinac è squalificato e Kossounou ha riportato una lesione al tendine che lo terrà fuori fino a fine stagione.
Le novità più sostanziose, in casa Atalanta, sono in attacco: fuori De Ketelaere e Pasalic, dentro Samardzic e Retegui, affiancato da Lookman. Il Napoli deve fare a meno di Buongiorno, gioca Juan Jesus accanto a Rrhamani. Il centrocampo è molto fisico, con McTominay e Anguissa ai lati, Lobotka in mezzo. In avanti, sono Neres e Politano le ali ai fianchi di Lukaku.
L’Atalanta gioca bene i primi venti minuti, trovando la rete al quarto d’ora: imbucata per Retegui dal limite, la sfera gli arriva dopo un rimpallo, l’attaccante è bravissimo a girarsi e a scaricare un gran mancino sul primo palo bucando Meret. La Dea si fa però sorprendere poco più di dieci minuti dopo. Neres va via sulla sinistra a Djimsiti e mette in mezzo un cross deviato, Politano arriva completamente solo e ha il tempo di controllare per trafiggere Carnesecchi con un mancino violento. 1 a 1 con la difesa atalantina colpevolmente spiazzata, circostanza che si ripete al 40’. Siamo ancora sul lato sinistro dell’attacco partenopeo, questa volta Ederson perde un duello con Anguissa, il quale entra in area e mette a rimorchio, McTominay arriva in corsa e con il piattone la mette sotto la traversa. Il Napoli ribalta un’Atalanta decisamente troppo molle e si porta negli spogliatoi sul 2 a 1.
I bergamaschi approcciano il secondo tempo come il primo: ritmi alti così come il baricentro, azzurri schiacciati nei propri 30 metri. Passano dieci minuti e il pareggio arriva: Lookman salta secco Di Lorenzo, entra in area in mezzo a tre uomini, la palla gli rimbalza davanti e lui la spedisce all’angolino con il mancino.
È il momento migliore per la Dea, ci provano sia Samardzic che De Ketelaere (entrato per Retegui), il belga in particolare trova un ottimo colpo di testa su spiovente di Bellanova da destra, Meret si allunga molto bene. Il Napoli riguadagna campo e affonda una sola volta, ma è quella giusta. Al 78’ Anguissa va via ancora sulla destra e crossa, Scalvini si perde Lukaku che da due passi la gira in porta di testa e rimette davanti i suoi.
A quel punto l’Atalanta non ne ha nemmeno per un assalto finale. Una sconfitta immeritata, ma figlia di una difesa che non gira e che manda un chiaro segnale al mercato di riparazione. Quando poi ha smesso di girare anche l’attacco, con l’uscita di Lookman, Samardzic e Retegui per Zaniolo, Pasalic e De Ketelaere, i bergamaschi non più riusciti ad abbozzare un attacco. Risultato che fa male e deve far suonare un campanello d’allarme: è vietato distrarsi, già a partire da martedì 21 contro lo Sturm Graz in Champions. Per il palcoscenico europeo è necessaria l’Atalanta migliore.