Boschi, in Lombardia +45% in un secolo. Lobati: “Dati positivi, ma attenzione al bostrico”

Un patrimonio che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, è cresciuto in un secolo di quasi il 45%.
28 Gennaio 2025

Boschi e foreste in Lombardia occupano oltre 618.000 ettari: un quarto del territorio regionale. Un patrimonio che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, è cresciuto in un secolo di quasi il 45%, è costituito da 145 milioni di metri cubi di legname, aumenta di 3 milioni di metri cubi l’anno ed è in grado di trattenere 103,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia 2023, l’ultimo realizzato, curato e pubblicato da Regione ed ERSAF-Ente regionale per i Servizi all’agricoltura e alle Foreste.

“Questo volume – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschicome ogni anno fotografa lo stato di una ricchezza naturale che cresce ma è allo stesso tempo fatta di equilibri fragili che abbiamo il dovere di monitorare. Dal bosco dipendono non solo la qualità della biodiversità, ma anche la protezione dei suoli e la sicurezza idrogeologica e grazie a questi sistemi si alimentano economie locali, il turismo, le attività selvicolturali e l’industria del legname”.

Alcuni numeri contenuti nel rapporto che sarà consultabile a partire dai prossimi giorni sul sito di ERSAF.
La provincia con la maggiore superficie boscata è Brescia con 171.000 ettari di bosco, mentre Como e Lecco sono quelle con il maggiore tasso di boscosità con il 47% del territorio coperto da foreste, seguite da Bergamo (43%), Varese (41%) e Sondrio (39%). Le ‘famiglie’ più rappresentate sono i castagneti (11,7%), carpini/frassini (11,4%), abeti rossi (11,1%), e faggete (10,8%). “L’ultimo rapporto di Ersaf – spiega il consigliere regionale Jonathan Lobati testimonia il buono stato di salute dei nostri boschi. Un patrimonio tanto ricco quanto fragile e la cui biodiversità è spesso messa a dura prova, basti pensare al caso del bostrico che ha devastato grandi aree dell’alta Valle Brembana, dove è fondamentale continuare a monitorare e tenere alta l’attenzione con risorse specifiche. Vale la pena ricordare che il nostro patrimonio boschivo (che copre il 43% della superficie provinciale secondo l’ultimo report Ersaf) non è solo una risorsa dal punto di vista naturalistico, ma ricopre un ruolo chiave, ad esempio, anche nello sviluppo di piccole economie locali o del turismo”.

In Lombardia, il 21,6% delle foreste si trova all’interno della rete Natura 2000 e il 21,6% è contenuto in 23 parchi regionali e un Parco Nazionale (Stelvio), a testimonianza dell’impegno per la tutela degli habitat più sensibili. Inoltre, l’84,2% del bosco regionale è soggetto a vincolo idrogeologico e il 12% a vincolo paesaggistico.

Va considerato, inoltre, che il bosco è anche fattore di crescita economica: le imprese boschive sono 325 (+70% rispetto al 2009) con oltre 1.600 addetti. Importante anche il ruolo dei 28 Consorzi forestali, che gestiscono circa 88.000 ettari di bosco.

“Come ogni anno – spiega il presidente di ERSAF, Fabio Losiopubblichiamo il Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia giunto alla sua diciassettesima edizione”. “Uno strumento fondamentale – sottolinea – per tutti gli attori delle filiere che si occupano di ambiente ma anche di economia e di gestione del territorio. Un lavoro che assorbe l’impegno di tutto l’Ente che, da sempre, è strumento per le politiche di Regione Lombardia. ERSAF gestisce 16.500 ettari di boschi di proprietà regionale e si occupa degli oltre 618.000 ettari di tutta la Lombardia. Per questo impiega poco più di 100 operai. È un contributo essenziale per la gestione del nostro meraviglioso patrimonio forestale che è in buona salute, secondo i dati pubblicati. Importante e decisiva resta la collaborazione con i Consorzi forestali e delle imprese boschive: fondamentali per il mantenimento di boschi e foreste”.

“Rilanciare la cura del bosco – conclude l’assessore Beduschi – produce valore e ricchezza, crea nuovi posti di lavoro e aiuta a tutelare ambiente e paesaggio. Per questo uno strumento chiave su cui stiamo lavorando è la Strategia Forestale Regionale, che sarà il fulcro delle nostre politiche per i prossimi anni. Favorire la cura e la gestione del bosco equivale infatti a fare il bene comune”.

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