Il prossimo weekend torna, a Corna Imagna, la festa di San Luigi, un rito dalla storia antica. Non la festa patronale, ma indubbiamente uno dei momenti folkloristico-religioso più sentiti ed importanti per la comunità di Corna Imagna. La manifestazione è dedicata al patrono mondiale dei giovani, San Luigi Gonzaga, organizzata dalla parrocchia dei Santi Simone e Giuda di Corna Imagna e svoltasi, come vuole la tradizione, la prima domenica di febbraio.
La ricorrenza inizia con la realizzazione della “rama”, il ramo di un albero che viene addobbato con stracci e canovacci. Il simbolo di questa festa. Portandosi appresso questo particolare oggetto, i giovani passano di contrada in contrada a chiedere agli abitanti del paese delle offerte: animali della tradizione contadina locale, come galline, anatre o conigli, ma anche attrezzi come gerle e rastrelli, e prodotti enogastronomici, come vino, frutta, formaggi e salumi.
Il programma della festa prevede: venerdì 7 febbraio, ore 20.30, la Santa Messa nel ricordo di tutti i benefattori vivi e defunti. Sabato 8 febbraio ore 8.00 la “rama”, ovvero il passaggio dei ragazzi nelle case per la raccolta delle offerte. Alle ore 18 la Santa Messa nella parrocchiale di Corna Imagna, alle ore 19.15 nel salone parrocchiale don Emilio l’apericena. Iscrizione entro giovedì 6 febbraio chiamando il numero 347.3742630. La tradizione si chiude domenica 9 febbraio con la Santa Messa alle ore 9.00, alle ore 14.30 Vespri di San Luigi e a seguire processione per le vie del paese. Alle ore 15.30 festa sul sagrato della chiesa parrocchiale.
Il culmine della festa è indubbiamente l’incanto della rama, che, dopo la processione del Santo, si svolge di fronte alla chiesa parrocchiale del paese nel pomeriggio. Una vera e propria asta dei prodotti offerti dalla comunità.
Il santo viene ufficialmente ricordato il 21 giugno nel resto del globo, ma non a Corna Imagna dove si festeggia la prima settimana di febbraio, proprio come vuole la tradizione. Questo perché nel dopoguerra i giovani – anima e corpo della festa – durante il periodo estivo si trovavano all’estero (Svizzera o Francia) per lavoro. Si decise allora di anticipare la festa. E così è rimasto, fino ad oggi.