Oggi, ultima domenica di febbraio, apre in Bergamasca la nuova stagione di pesca alla trota. Per quanto riguarda il bacino della Valle Brembana ci sono alcune importanti novità.
Su proposta dell’Associazione Pescatori di Bergamo convenzionata Fipsas, dopo gli incontri tenuti dalla Consulta regionale, Regione Lombardia ha optato per la modifica del regolamento di bacino, introducendo delle novità, volte ancor più a proteggere le nostre acque, estendendo le zone no-kill, realizzandone delle nuove e puntando anche sull’ampliamento della zona di tutela di San Pellegrino, quest’ultima modifica legata al progetto di difesa e valorizzazione della trota marmorata che vede l’Associazione Pescatori Bergamo protagonista insieme ai giovani della Marmo River.
“Ricordiamo – fanno sapere dall’associazione – che le modifiche sono operative dal primo giorno di pesca alla trota: l’Associazione pescatori di Bergamo sta predisponendo la cartellonistica, che inizialmente sarà provvisoria, per essere poi sostituita da quella definitiva”.
In particolare viene estesa la zona di pesca no-kill con esche artificiali ubicata sul fiume Brembo in Comune di Branzi, nel tratto situato tra la briglia a monte del parcheggio della frazione Monaci e sino al ponte di accesso al Camping San Simone per circa 3km e 100 metri.
Viene introdotta una zona di pesca no-kill con esche artificiali nel territorio di Valleve, nel tratto di Brembo situato tra l’opera di presa in prossimità della Chiesa di San Pietro e Paolo a valle e il Ponte Catizzone in località Sottocorna per un km. Una novità anche più a valle: viene introdotta una zona di pesca con esche artificiali e naturali (solo lombrico) con l’obbligo di utilizzo di un amo singolo senza ardiglione tra i Comuni di Villa d’Almè e Brembate Sopra, in particolare dalla briglia del Linificio Canapificio di Villa d’Almè fino alla diga di Paladina per un totale di 3km e 300 metri.
Una grossa novità nelle vicinanze dell’incubatoio ittico gestito dai ragazzi della Marmo River a San Pellegrino Terme: viene estesa la zona di protezione e ripopolamento con divieto assoluto di pesca, del tratto ubicato sul Torrente Val di Sòch dalla sorgente allo sbocco nel fiume Brembo, affluenti laterali compresi. “Questa scelta – concludono dall’associazione bergamasca – permetterà ai nostri ragazzi di avere una spazio per poter fare crescere in ambiente protette le piccole marmorate, una vera nursery a tutela del pesce pregiato, oggetto di studio da più di due anni su scelta di Fipsas Bergamo”.