Il valore delle esportazioni di Bergamo nel trimestre totalizza 5.354 milioni di euro (+2,7% su base annua, contro variazioni del +3,2% in Lombardia e del +0,5% in Italia). Le importazioni sono state pari a 3.365 milioni (+9,3% tendenziale, contro +3,7% in Lombardia e 0,1% in Italia). Il saldo trimestrale della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 1.988 milioni, inferiore al saldo del trimestre corrispondente dell’anno scorso (2.133 milioni).
Per quanto riguarda le prestazioni dei settori trainanti dell’export provinciale, la situazione è la seguente: macchinari (1.357 milioni, +0,9%), prodotti chimici (845 milioni, +16,7%), metalli di base (694 milioni, -7,6%), mezzi di trasporto (491 milioni, -9,2%), gomma e materie plastiche (425 milioni, -3,2%), apparecchi elettrici (374 milioni, +5,3%), alimentari (343 milioni, +7,3%) e tessile e abbigliamento (250 milioni, +6,2%).
Per area geografica di destinazione, nel trimestre in esame l’area EU registra un incremento (+4,5%) superiore a quello dei Paesi non UE (+0,7%). Tra questi, da segnalare i contributi positivi di Medio Oriente, Asia centrale e America centro-meridionale. I contributi negativi maggiori sono invece da America Settentrionale, Paesi Europei non UE e Africa Settentrionale. Rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente nel gruppo dei primi 10 paesi per interscambio commerciale con Bergamo, si segnalano gli aumenti di Regno Unito e Paesi Bassi e i cali di Turchia e Stati Uniti.
I DATI SULL’ANNO – Il valore delle esportazioni di Bergamo nell’anno totalizza 20.641 milioni di euro (-0,4% su base annua, contro variazioni del +0,4% in Lombardia e -0,4% in Italia). Le importazioni sono state pari a 13.700 milioni (+2,5% tendenziale, contro +0,3% in Lombardia e 3,9% in Italia). Il saldo della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 6.942 milioni, inferiore al saldo dell’anno precedente (7.358 milioni). Per quanto riguarda le prestazioni dei settori trainanti dell’export provinciale, la situazione è la seguente: macchinari (4.899 milioni, -2,4%), prodotti chimici (3.202 milioni, +6,4%), metalli di base (2.792 milioni, -7,7%), mezzi di trasporto (2.023 milioni, -5,7%), gomma e materie plastiche (1.824 milioni, -4,0%), apparecchi elettrici (1.483 milioni, +5,7%), alimentari (1.331 milioni, +3,5%) e tessile e abbigliamento (971 milioni, -0,2%).
Per area geografica di destinazione, il 2024 la variazione è leggermente negativa per l’area EU (0,7%) mentre è nulla per i Paesi non UE, dove i contributi positivi di America centro-meridionale, Medio Oriente e Africa settentrionale sono neutralizzati da quelli negativi di Paesi europei non UE, America settentrionale e Asia orientale. Nell’intero anno rispetto al precedente, le esportazioni verso i primi 10 paesi per interscambio commerciale con Bergamo vedono segni positivi per Regno Unito (+8,1%), Spagna (+5,7%), Austria (+3,1%) e Paesi Bassi (+2,5%), mentre presentano una variazione negativa Cina (-9,5%), Stati Uniti (-5,8%), Francia (-5,2%), Austria (-3,1%), Svizzera (-2,7%), Germania (-2,2%) e Polonia (-1,8%).
Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Il leggero calo percentuale del totale annuo esportato da Bergamo rispetto al periodo precedente non è tale da destare preoccupazione e a livello complessivo i due primi trimestri dell’anno che hanno segnato un arretramento sono stati seguiti da due trimestri finali in positivo. Si è comunque avvertito un deciso rallentamento in alcuni dei nostri settori trainanti, come i macchinari, i metalli di base, i mezzi di trasporto e la gomma. Regna un clima di attesa tra gli esportatori, che tengono sotto stretta osservazione l’evoluzione della politica commerciale statunitense e le ripercussioni che essa potrebbe generare sugli scambi a livello mondiale”.