“Scrivo spesso sui social alcune frasi che riguardano, in particolare, la mia valle, la Val Taleggio. Poi alcuni amici mi hanno fatto notare che ho una “bella penna” E, così, eccomi qua – racconta Simone Arrigoni -. Diciamo che una serie di fattori e coincidenze mi hanno portato a scrivere un libro”. Così prende vita quella che era una fantasia nascosta in una penna, una fantasia che porta il nome di “Fantastici via vai fra i sentieri della Val Taleggio”, firmata Simone Arrigoni, 43enne di Avolasio, una piccolissima frazione di Vedeseta.
“Sono stato spinto da un amico d’infanzia, nonché editore, che mi ha dato l’idea di scrivere un libro sulla mia Valle. Inizialmente non sapevo da dove iniziare. Nella vita lavoro come casaro presso un caseificio di San Giovanni Bianco, non sono uno scrittore – ironizza Simone – Poi, l’ispirazione l’ho trovata nel raccontare e nel leggere decine di libri di fiabe per le mie bambine. Ho pensato di scrivere pure io una fiaba, ma con un’ambientazione che ben conosco: la mia amata Valle”.
Una scelta quasi scontata per Simone che, come avrete già avuto modo di leggere, fa anche parte del Gruppo Sentieri. Le sue fiabe prendono vita tra sentieri, boschi e la natura della Val Taleggio, sperando di incuriosire anche chi legge, bambini e genitori, e spingerli a venire a scoprire questi luoghi magnifici di persona. Il libro si compone di sette fiabe illustrate, adatto a un pubblico di bambini e ragazzi, ma anche di adulti.
“Ho scelto come stile quello delle fiabe perché ci si può inventare tutto quello che si vuole e lavorare di fantasia per il mio primo libro mi sembrava la scelta più adatta”, ci spiega Simone. Al momento è possibile pre-ordinare il libro, fino al 30 aprile, al seguente link. Il testo verrà poi stampato e sarà in vendita, in versione cartacea, nel mese di maggio. Seguiranno anche serate di presentazione e ci sarà la possibilità di trovarlo nelle librerie della Valle.
“Realizzare questo libro mi ha molto emozionato: scrivere, pensare ed immergermi nelle storie e nei luoghi in cui l’ho ambientato è stato trascinante. Sono emozioni che non si possono spiegare, ma spero che riesca ad emozionare anche i miei futuri lettori!”, conclude Simone.