Era il 1 maggio 2018, esattamente due anni fa, e Moio de’ Calvi perdeva in piazza IV Novembre l’unico negozio presente in paese, gestito negli ultimi anni da Sara Cortinovis, una giovane mamma residente in paese. Da allora il piccolo comune dell’Alta Valle Brembana vede attivo a livello commerciale solo il Ristorante Pizzeria “La Mela” gestito da Anna Tassis (aperto nell’estate 2018) nei locali pubblici siti al piano terra del Municipio.
Dopo la chiusura de “La Bottega di Sara” propone alla clientela alcuni generi di prima necessità, attraverso una formula sperimentata, forse con maggior successo, nella vicina Valnegra, grazie ad Ivan e Federica, titolari del bar “il Riccio” a pochi passi dalla chiesa parrocchiale. Sara Cortinovis aveva gestito il negozio di Moio (ospitato nei locali pubblici dell’ex Asilo don Ambrogio Calvi) per circa sette anni. Esso rappresentava un vero e proprio pezzo di storia della comunità. A dirlo non sono soltanto i ricordi di tanti residenti, ma anche la certificazione della Regione Lombardia che nel 2004 lo aveva inserito (primo in Valle Brembana) fra le “attività di storica attività”. Il negozio era infatti attivo dal 1922, quando nacque come Cooperativa.
Successivamente il primo titolare della licenza privata fu Pietro “Rino” Beltramelli, invalido di guerra classe 1924, coadiuvato dalla moglie Rita Midali. Nel 1984 l’attività fu rilevata dai coniugi Primo Busi e Patrizia Buzzoni, che 27 anni dopo, nel 2011, affidarono l’attività a Sara Cortinovis. In quell’occasione locali e arredi furono completamente rinnovati ed ora restano inesorabilmente vuoti. Nei giorni della pandemia i residenti di Moio hanno usufruito del servizio a domicilio proposto dai negozi presenti a Piazza Brembana, grazie al supporto di numerosi volontari.
Riguardo ai possibili scenari per la riapertura a Moio di un negozio di vicinato si è discusso anche in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi lo scorso 6 marzo. La minoranza consiliare rappresentata dai consiglieri Edoardo Sesini, Giambattista Gherardi e Patrizia Buzzoni, ha lamentato una sostanziale immobilità dell’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Balestra, nonostante le promesse della campagna elettorale 2019. “Il Comune ha disposto fondi ingenti per la strada agosilvopastorale verso Torcola – era stato il senso degli interventi – ma non ha valutato che con un impegno di soli 50.000 euro avrebbe potuto rilevare gli arredi strumentali ed offrire addirittura un compenso mensile di avviamento da 1000 euro per due anni ad un operatore, per incoraggiare la riapertura di un servizio fondamentale, considerando soprattutto l’età media della popolazione”.
“Abbiamo ipotizzato – aveva replicato il consigliere delegato al bilancio (ed ex sindaco), Paolo Agape – un gruppo di lavoro sul tema, che al momento ha il proprio nucleo nella giunta comunale. Puntiamo al progetto di cooperativa di comunità ed abbiamo richiesto appuntamenti a Confcooperative e Centro Servizi per avere consigli. Non abbiamo emesso bandi o sollecitato manifestazioni pubbliche d’interesse in quanto è tuttora in essere il contratto di affitto dei locali con la precedente titolare del negozio”. Poi è arrivato il lockdown per la pandemia. Se ne riparlerà in estate?
FOTO: l’interno del negozio di Piazza IV Novembre a Moio de’ Calvi, chiuso dal 2018
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