A Corna Imagna ‘baratto’ di semi, marze (e storie): al via la terza festa di Scambio Semi

Festeggiare l'inizio della primavera e del lavoro nei campi attraverso una festa all'insegna della condivisione e della biodiversità: si tratta della terza festa di Scambio dei Semi a Corna Imagna
21 Marzo 2019

Festeggiare l'inizio della primavera e del lavoro nei campi attraverso una festa all'insegna della condivisione e della biodiversità: si tratta della terza festa di Scambio dei Semi a Corna Imagna, in programma per domenica 24 marzo dalle 10 alle 18, presso Cà Berizzi. 

Durante la festa semi, marze e piantine autoprodotti diventano regali e “merce” di scambio fra appassionati del settore, sia privati che coltivatori. Promossa dal Comune di Corna Imagna e da La Casa dei Semi, la manifestazione è giunta al suo terzo anno, attirando di volta in volta sempre più visitatori. L'anno scorso si toccarono le 800 presenze.  “Quest'anno, se il tempo sarà buono, ci aspettiamo ancora più persone – dichiara il sindaco Giacomo Invernizzi –. Questa festa rientra in un più ampio processo di recupero di un'agricoltura che può essere il primo tassello di un'attività produttiva che genera nuove, piccole economie e quindi riconsegna l'identità ad un territorio che negli ultimi anni ha subito un vero e proprio svuotamento identitario”

Un territorio a cui l'Amministrazione comunale tiene particolarmente, soprattutto per quanto riguarda la valorizzazione dell'agricoltura locale, un progetto di cui anche la festa dello scambio dei semi fa parte. Parteciperanno alla manifestazione, oltre ai visitatori esterni, anche diverse realtà locali fra i quali la cooperativa “Giovani Orme”, le Donne di Regorda, la Bibliosteria e gli Alpini di Corna Imagna, tutti uniti in una domenica alternativa con l'agricoltura come centro focale.

Ospiti d'eccezione, quest'anno, saranno due: la Valle della Biodiversità di Astino con Gabriele Rinaldi – direttore dell'Orto Botanico di Bergamo – che terrà un incontro alle 11 e il Consorzio della Patata Quarantina di Genova con il suo presidente Fabio Maggiolo alle 15.

La Casa dei Semi, che sarà visitabile nel corso della giornata, è un piccolo centro di ricerca e sperimentazione all'interno di Cà Berizzi, che contribuisce all'agricoltura del territorio, ristrutturato ed inaugurato lo scorso anno in occasione della seconda festa dello Scambio dei Semi. In quell'occasione, una prima sperimentazione con il mais aveva preso il via e anche quest'anno verrà riproposto l'argomento come oggetto di discussione all'interno della festa.“Lo scorso anno abbiamo coltivato undici varietà di mais che ci ha fornito il CREA di Bergamo – spiega il primo cittadino Invernizzi – Durante la festa di scambio semi riprenderemo il discorso coinvolgendo alcuni dei produttori che hanno sperimentando queste undici varietà con l'obiettivo di creare un ibrido”.

 “Ci aspettiamo una bella festa, viste anche le esperienze dei primi due anni. Il tema dei semi, come simbolo di un nuovo contatto con la terra, è molto sentito e ci si può costruire delle iniziative e degli incontri interessanti – osserva Stefano Invernizzi, responsabile de La Casa dei Semi – Questo della festa è un aspetto fondamentale per stare in compagnia e coinvolgere le persone del territorio e allo stesso tempo aprirsi verso l'esterno, invitando persone che possono raccontare e portare semi e storie.”

“Un mix di persone e storie che si uniscono in un unico luogo e un'unica data per fare festa”. Con questa definizione Stefano Invernizzi presenta i momenti di aggregazione dislocati lungo tutto l'arco della giornata che coinvolgeranno i visitatori. Fra questi, dalle 11 alle 15 nella piazzetta ci si potrà rilassare dalla fatica della giornata grazie allo yoga con Giulia, mentre un laboratorio di falegnameria e segheria mobile con giochi in legno “Wood Connection” sarà proposto dai ragazzi dell'oratorio di Mazzoleni. “Filiamocela… In Valle Imagna” sarà invece il laboratorio di maglia ai ferri (saranno richiesti ferri n. 5/7 e della lana), mentre il laboratorio “Il bosco che passione!” di Giovi e Lety insegnerà gli intrecci con materiali naturali, infine per i più ritmici musiche popolari insieme a Renato Carminati.

Non solo semi e laboratori, spazio anche alla cucina tradizionale con il pranzo al coperto per tutti – vegani e celiaci compresi – organizzato e preparato dalle Donne di Regorda, in collaborazione con gli Alpini di Corna Imagna, con possibilità di pranzo anche alla Bibliosteria Cà Berizzi (Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 366.5462000.).

“La manifestazione porta concretamente sul territorio due cose: porta prima di tutto un'occasione di festa nuova rispetto alle feste tradizionali e porta poi persone che vengono sul territorio in maniera attiva, portando via dal nostro territorio qualcosa che può essere un seme come invece una storia, nuove conoscenze e stimoli. Una ricchezza per il territorio, una ricchezza fatta di persone” conclude Stefano Invernizzi. 


(Fonte immagine in evidenza: Ph Dimitri Salvi – Orobie.it)

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