Una tradizione che si rinnova e continua a coinvolgere i giovani del paese. Stiamo parlando della festa di San Luige a Corna Imagna, un rito dalla storia antica.
La manifestazione è dedicata al patrono mondiale dei giovani, San Luigi Gonzaga, organizzata dalla parrocchia di Corna Imagna e svoltasi, come vuole la tradizione, la prima domenica di febbraio, quindi quest’anno è andata in scena domenica 4 febbraio con una grande affluenza di persone, in primis ragazzi.
La ricorrenza inizia con la realizzazione della “rama”, il ramo di un albero che viene addobbato con stracci e canovacci. Il simbolo di questa festa. Portandosi appresso questo particolare oggetto, i giovani passano di contrada in contrada a chiedere agli abitanti del paese delle offerte: animali della tradizione contadina locale, come galline, anatre o conigli, ma anche attrezzi come gerle e rastrelli, e prodotti enogastronomici, come vino, frutta, formaggi e salumi.
Il culmine della festa è indubbiamente l’incanto della rama, che, dopo la processione del Santo, si è svolta di fronte alla chiesa parrocchiale del paese nel pomeriggio. Una vera e propria asta dei prodotti offerti dalla comunità.
Il santo viene ufficialmente ricordato il 21 giugno nel resto del globo, ma non a Corna Imagna dove si festeggia la prima settimana di febbraio, proprio come vuole la tradizione. Questo perché nel dopoguerra i giovani – anima e corpo della festa – durante il periodo estivo si trovavano all’estero (Svizzera o Francia) per lavoro. Si decise allora di anticipare la festa. E così è rimasto, fino ad oggi.
Quella di San Luigi non è la festa patronale del paese, ma si tratta senza dubbio uno dei momenti folkloristico-religioso più sentiti ed importanti per la piccola comunità di Corna Imagna, sempre molto attiva ed attenta nel tenere vive le tradizioni locali (vedi la festa di Sant’Antonio Abate nella frazione di Brancilione).